Vi ho già accennato alla mia passione per le antiche residenze di campagna inglesi. Imponenti edifici ricchi di storia, immersi tra dolci colline e verdi prati. Le loro mura sono state testimoni di drammi, amori, tradimenti, assassinii, follia e glamour.
Vengono chiamate manor houses o country houses in quanto tradizionalmente i proprietari avevano anche una town house. I ricchi proprietari passavano infatti parte dell’anno nella casa di città. Dove si dedicavano alla vita sociale, frequentavano teatri e salotti, cenavano in ristoranti di lusso e facevano shopping nelle boutique esclusive. Per poi ritirarsi, per un periodo di relax, nella loro proprietà di campagna, dove potevano trascorrere tempo all’aria aperta e organizzare battute di caccia sperimentando uno stile di vita più semplice. Ma questi rifugi bucolici avevano ben poco di semplice e spartano. Molte Manor Houses rivaleggiavano infatti con le case di Londra per sfarzo e lusso.
Durante il 1800 la rivoluzione industriale arricchí molti nuovi imprenditori. La country house divenne una sorta di status symbol, un modo per dimostrare di “essere arrivati”. Dopo la Prima Guerra Mondiale però le cose cominciarono a cambiare. Crisi dell’agricoltura e industrializzazione modificarono gli equilibri sociali. I costi di mantenimento di queste enormi residenze di campagna, che erano sempre stati molto alti, divennero proibitivi. Sia per l’aumento delle tasse su questo tipo di proprietà, sia per l’aumento del costo della servitù. Per secoli infatti mantenere persone a servizio era costato pochissimo. Ma ora le città offrivano nuove opportunità; fabbriche ed uffici offrivano turni di lavoro che lasciava molto più tempo libero rispetto agli orari estenuanti di coloro che “erano a servizio”. Così il numero di persone disponibili a servire nelle case diminuí e i salari aumentarono. L’aristocrazia, da sempre restìa ai cambiamenti, si ritrovò con meno soldi e più spese.
Le residenze di campagna inglesi oggi
Purtroppo sono molti gli esempi di residenze di campagna inglesi che sono state lasciate in uno stato di abbandono e che sono andate perdute per sempre. Si è calcolato che nel corso del ‘900 circa 1200 country houses furono demolite. Verso la fine del secolo però, cominciarono ad essere guardate con occhi diversi. Erano diventate il simbolo di un passato lontano, sconosciuto e sempre più affascinante. E così fortunatamente, si avviò un processo di salvataggio. Alcune si sono “reinventate” come hotel di lusso; altre (tuttora occupate delle stesse famiglie che le possiedono da generazioni) sono state aperte al pubblico pagante; altre ancora sono gestite dal National Trust. Il successo turistico di queste iniziative ha permesso di pagare le spese di ristrutturazione e mantenimento. Nel corso del 1992, 50 milioni di persone visitarono 600 dimore storiche in Gran Bretagna, inaugurando una nuova Golden Age delle country houses.
Oltre ad essere un’occasione per ammirare elegante architettura, mobili pregiati ed arte raffinata, ogni manor house che si rispetti è circondata da acri di terra, sentieri, giardini e boschi in cui si puo passeggiare per ore, ammirando paesaggi che rasserenano l’anima.
Ogni volta che parto da Londra per un week end o un viaggio alla scoperta di questo Paese cerco sempre di inserire nell’itinerario almeno una di queste antiche residenze di campagna inglesi. In questo post vi porterò con me ad esplorarne alcune, tra le più affascinanti che ho visitato.
Chartwell House (nel Kent, a sud di Londra)
Questa residenza è molto famosa, non tanto per i suoi meriti architettonici quanto grazie al suo proprietario. Fu infatti acquistata nel 1922 da Sir Winston Churchill come rifugio di campagna dalla sua frenetica vita politica a Londra. La scelse, in particolare, affascinato dall’incantevole vista che si gode dalle sue finestre e per gli splendidi giardini con lago privato. Gli esterni della casa, pur graziosi, non hanno particolari degni di nota, ma nascondono una confortevole e “vissuta” casa di famiglia, piena di cimeli: dai sigari preferiti di Churchill, ai dipinti, alla corrispondenza di guerra. Qui è visibile uno spaccato unico della vita privata del famoso statista britannico, tra cui lo studio con molti dei suoi dipinti.
Curiosità: Quando la casa venne concessa al National Trust nel 1966, la famiglia di Churchill avanzò una curiosa richiesta. La casa doveva continuare ad avere un ospite fisso: un gatto rosso che doveva avere il nome Jock. E così è stato. Generazioni di Jock si sono susseguite negli anni. L’attuale residente felino è Jock VII. Salvato dal RSPCA (l’equivalente inglese della nostra ENPA), è stato adottato da Chartwell House nella primavera del 2020 ed è stato accolto in una casa confortevole dove riceve tante coccole dai volontari e dai visitatori.
Montacute House ( Dorset)
L’imponente Montacute House risale addirittura al 1598. E per oltre tre secoli appartenne alla stessa famiglia: i Phelips. Uno dei più famosi (o forse è meglio dire famigerati) proprietari fu Sir William Phelips (1823-1889). Sir William era noto per essere uno scommettitotore incallito, era tale la sua dipendenza dal gioco d’azzardo che praticamente scommetteva su qualsiasi cosa. Si racconta che una volta fece una scommessa su quale tra due mosche appoggiate ad una vetro di una finestra avebbe camminato più velocemente verso il bordo. Scelse la mosca sbagliata e perse la scommessa. Con un passatempo di questo tipo non stupisce il fatto che riuscì a dilapidare l’intero patrimonio familiare, al punto che nel 1911 la casa dovette essere affittata e poi venduta.
Dopo anni di abbandono, oggi Montacute è tornata ai suoi antichi splendori e, grazie ai suoi impressionanti esterni e caratteristici interni, è stata usata come set in diversi film e programmi TV, tra cui la versione del 1995 di “Sense and Sensibility” di Jane Austen, il film del 2004 “The Libertine” e l’adattamento della BBC di “Wolf Hall”.
Curiosità: Una delle camere da letto al primo piano, la Garden Chamber, ospita una struttura unica: una vasca da bagno, ingegnosamente nascosta in un armadio! È stato installato nella sua camera da letto da Lord Curzon, viceré dell’India, che visse nella casa dal 1915 al 1925.
Dintorni: se siete da queste parti non perdetevi la spettacolare Jurassic Coast, qui trovate sei buoni motivi per visitarla.
Anglesey Abbey (dintorni di Cambridge)
Fondata nel 1200 come monastero agostiniano, Anglesey Abbey venne acquistata e restaurata all’inizio del XX secolo dal ricco ed eccentrico scapolo Lord Fairhaven che voleva un luogo per esibire la sua collezione di opere d’arte. A differenza di altre residenze di campagna inglesi, Anglesey Abbey è stata utilizzata in tutto il suo splendore fino agli ’60. Qui infatti, Fairhaven si nascose dal rapido cambiamento che ormai aveva coinvolto l’intero Regno Unito dopo le due Guerre Mondiali.
Qui continuò a intrattenere i suoi amici come se il tempo non fosse passato: tra battute di caccia, corse di cavalli, balli e feste. Tra le più interessanti stanze visitabili c’è la Oak Room, un salotto informale con un soffitto in gesso decorato. La biblioteca ospita la collezione di libri rari di Lord Fairhaven, ma gli scaffali sono interessanti quanto quello che contengono: le mensole sono state infatti realizzate con travi di olmo recuperate dal ponte di Waterloo di Londra quando questo venne distrutto nel 1934.
I giardini sono affascinanti quanto gli interni, non perdete l’occasione di camminare negli intricati sentieri che vi porteranno fino al vecchio mulino ad acqua, dove è possibile acquistare la farina che vi viene macinata ancor oggi.
Wightwick Manor (dintorni di Birmingham)
Nonostante sia stata costruita alla fine del 1800, l’aspetto della casa farebbe pensare che sia molto più antica. Si ispira infatti volutamente allo stile Tudor, tipico delle case di tre secoli prima. Gli esterni sono piacevoli e molto caratteristici ma sono soprattutto gli interni che mi hanno colpita. Gli amanti del movimento Art & Crafts e di William Morris non dovrebbero asssolutamente perdersi una visita a questa casa. E’ possible ammirare diverse tipologia di manufatti di Morris and Company: tessuti stampati come tappeti e ricami, mobili e lavori in metallo, vetro colorato e piastrelle. Potrete ammirare qui gli originali dei modelli che vengono utilizzati tutt’oggi dagli interior designer di tutto il mondo.
A Wightwick Manor questi artefatti possono essere ammirati così come Morris li aveva immaginati, nel loro conteso originale.
Consiglio: quando visiterete questa casa fermatevi ad osservarne i dettagli: è una casa piena di formidabili particolari. E lasciatevi ispirare dalle spettacolari carte da parati.
Polesden Lacey (dintorni di Londra)
La mia visita a Polesden Lacey è avvenuta in un periodo paticolare, nel 2020 in una breve pausa tra un lockdown e l’altro. Non tutte le stanze erano aperte al pubblico ma la porzione di casa che mi è stata possibile visitare è stata sufficiente per apprezzarne la grandiosità e l’opulenza. Questa casa di campagna è stata progettata per incantare ospiti importanti.
Polesden Lacey era infatti il rifugio del fine settimana della mondana Lady Margaret Greville. Qui nei week end intratteneva reali, politici e innumerevoli celebrità durante sontuose feste. Una delle particolarità della casa è la mancanza di coerenza tra le diverse sale, in quanto mobili e decorazioni sono state acquistate da altre case e proprietà storiche; ecco quindi che l’atrio è in uno stile diverso dalla biblioteca, che è completamente diversa dalla sala da pranzo, e così via. Ma questa eterogeneità non toglie fascino alla residenza, al contrario ; ogni camera ha uno stile unico e un carattere distinto. Spostarsi da una stanza all’altra è un susseguirsi di scoperte e sorprese.
Basildon Park (Berkshire)
Basildon Park ha una storia burrascosa. Capolavoro in stile palladiano situato su 400 acri di parchi e giardini storici del Berkshire, venne costruito tra il 1776 e il 1783 per Francis Sykes che aveva fatto fortuna in India. Ma a metà del novecento era cosí derelitta al punto che stava per essere demolita. Era infatti stata utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale come casa di convalescenza dell’esercito e durante la Seconda Guerra Mondiale come sede per l’addestramento delle truppe e come campo di prigionieri di guerra.
Non c’è quindi da stupirsi se, quando Lord e Lady Iliffe decisero di acquistare la tenuta nel 1952, questa era in uno stato di abbandono; spogliata di ogni decorazione, nessuna finestra era intatta, i graffiti coprivano le pareti e mancavano le porte, trovate poi ammucchiate sul pavimento del locale caldaia. La coppia decise di riportare la casa e la tenuta all’antico splendore. L’amore per questa casa è visibile non solo nel buon gusto e nell’eleganza degli arredi ma anche nelle tende, cuscini e copriletti che la stessa Lady Iliffe ricamò personalmente.
Curiosità: La grandiosità della casa è apparsa sullo schermo nei film La duchessa, Orgoglio e pregiudizio e Dorian Grey. Le sale al piano terra sono inoltre state utilizzate per girare le scene degli interni della casa di città della famiglia Crawley in Downton Abbey, Grantham House.
Charlecote Park (The Cotswolds)
Charlecote Park è una grande casa di campagna del XVI secolo, circondata dal proprio parco dei cervi, a circa 6 km a est di Stratford-upon-Avon, la città natale di William Shakespeare. Sebbene la struttura generale mantenga il disegno del periodo elisabettiano, è soprattutto lo spirito vittoriana che vi aleggia. Cinque secoli di storia hanno visto personaggi importanti passare da queste parti: addirittura la regina Elisabetta I soggiornò nella stanza che ora è il salotto.
Curiosità: si racconta che William Shakespeare venne beccato in fllagrante mentre cacciava illegalmente nella tenuta. Sembra che, sfuggire alla punizione, fu uno dei motivi che lo portarono a trasferirsi a Londra dove la sua carriera teatrale decollò (e il resto, come si dice, è storia…).
Spero che questo viaggio tra le residenze di campagna inglesi vi sia piaciuto. Se come me amate gli antichi edifici, potrebbe essere un’idea quella di concedervi una notte o due in uno di questi luoghi meravigliosi: come per esempio lo Swan Hotel a Lavenham un meraviglioso edificio Tudor poco distante da Cambridge.
Ooh, che bellezza! Sembra di trovarsi all’interno di un romanzo!
Io adoro queste atmosfere glamour dei tempi andati… 😊
Mi ricordavo benissimo di Basildon Park in Orgoglio e Pregiudizio. La prossima volta che metto piede in Inghilterra ne voglio visitare almeno un paio. Le adoro!
Ma che meraviglia! mi sembra un po’ di ritrovarmi nella serie Netflix Bridgerton, ma dimmi, hai visto anche qualche bel lord o duca durante le tue visite? 😀 Comunque scherzi a parte, è sempre bello viaggiare indietro nel tempo visitando queste residenze
Adoro questo articolo! Quante informazioni interessantissime e poi queste ville e case di campagna sono una più bella dell’altra! Non saprei quale scegliere 😍 Sicuramente me ne salverò qualcuna da visitare quando finalmente, andrò in Inghilterra
Che meraviglia 🤩 adoro le dimore storiche tanto quanto i castelli…il loro fascino d’altri tempi lo trovo ammaliante!!!
Io ne sono appassionata, non c’è viaggio o week end fuori Londra in cui non inserisca una visita a luoghi come questi.
Ciao Simona, leggo sempre i tuoi post perché sono una UK ADDICTED fin da bambina e trovo il tuo blog fantastico in tutto, dalle foto ai commenti lo trovo incantevole. Non ho mai commentato nulla per non essere ripetitiva e banale, è sempre tutto bellissimo e interessante per chi ama luoghi e atmosfere anglosassoni. Ma oggi ti scrivo, perchè voglio ringraziarti di cuore per quello che condividi con noi che restiamo a casa e sognamo di poter riprendere un aereo e vedere con i nostri occhi quelle meraviglie che ci descrivi. Non smettere mai perché ci sono personé come me che attendono queste cartoline illustrate per poter viaggiare un po’ cola pensiero. Al prossimo post, grazie, Daniela
Daniela ti ringrazio davvero moltissimo per le tue parole. Ho creato questo blog per per condividere le cose che amo e per far scoprire qualche angolo meno noto del Regno Unito. I commenti come i tuoi sono ciò che mi motivano a continuare. Grazie per aver deciso di scrivermi 😊.