Un giardino botanico non è il primo posto a cui si pensa quando si visita una città nel periodo natalizio. Tuttavia i Kew Gardens di Londra fanno eccezione. Christmas at Kew è infatti ormai diventato uno degli eventi più attesi e frequentati del periodo festivo londinese.
Per gli amanti dei musei, Londra è difficile da battere. Alcuni dei migliori musei del mondo sono qui e nessun’altra città vanta così tante voci nella top ten dei musei più visitati al mondo. La National Gallery è uno di questi. Con una collezione di oltre 2300 dipinti, qui sono esposti tutti gli stili pittorici, i generi e i movimenti artistici compresi tra il XIII e l’inizio del XX secolo.
Non so voi, ma uno dei contrattempi che spesso incontro quando vado in un museo esteso come la National Gallery , è che mi perdo facilmente e finisco per non riuscire a vedere alcune delle cose più interessanti. Ecco perchè può risultare utile avere qualche indicazione sui pezzi che devono essere visti. Alla National Gallery ogni stanza meriterebbe almeno una mezza giornata. Tuttavia pochi di noi hanno cosi tanto tempo a disposizione, ecco perchè ho pensato di proporvi una piccola, ma accuratamente selezionata, lista di capolavori. La mia selezione inevitabilmente risulterà incompleta e manchevole (come potrebbe essere altrimenti?). Tuttavia prendetela come uno spunto, un punto di partenza, dal quale cominciare una vostra personale esplorazione.
Passeggiando per Londra nel quartiere di Covent Garden è probabile che vi imbattiate in un pub dedicato a Nell Gwynn. Ce ne sono addirittura due, a poche centinaia di metri di distanza. Il Nell of Old Drury Pub è uno dei piu antichi pub di Londra, mentre The Nell Gwynn Tavern è un pittoresco locale dagli esterni dipinti di rosso ed un’atmosfera d’altri tempi. Entrambi richiamano alla memoria un’attrice che lavorava nei teatri di Covent Garden nel diciassettesimo secolo. Ma chi era esattamente Nell? E perchè, tra le migliaia di attrici passate per Covent Garden, solo lei ha ben due pub dedicati? Beh, la sua è una storia che merita di essere raccontata.
Dame Agatha Christie, la ringrazio per avermi concesso questa breve intervista. Non le nascondo che sono una sua grande fan.
Grazie cara. Chiamami pure Agatha.
Grazie Agatha. È risaputo che il suo cuore è legato a Torquay in Devon, dove è nata. Tuttavia lei ha vissuto molti anni a Londra…
Sí ho vissuto in diverse zone nella città di Londra, ho cambiato casa spesso. Mi sono sempre divertita ad arredare abitazioni. Probabilmente quella a cui sono più affezionata è la casa di Chelsea, al 22 di Cresswell Place. E’ la prima casa che ho potuto comprare con i miei soldi, guadagnati grazie ai diritti sui miei libri. È una casa minuscola, dalle proporzioni quasi da bambola, nascosta in una stradina tranquilla, stretta ed acciottolata. Ho comprato e venduto molte proprietà nel corso della mia vita, ma da quella non sono mai riuscita a separarmi.
Proprio lì vicino c’e il pub The Cross Keys che ha celebrato con una targa blu il fatto che lei fosse una cliente abituale…
Capita un pò a tutti di cadere vittima di occasionali superstizioni. Nonostante io sia estremamente scettica a riguardo, tuttavia ammetto che quando mi capita di passare sotto una scala o di aprire un ombrello al chiuso, sento un brividino lungo la schiena… È infatti piuttosto difficile essere totalmente immuni a credenze popolari che durano da secoli e che ci vengono raccontate fin da bambini.
Nonostante Londra sia una città che va fiera del suo pragmatismo, tuttavia nemmeno lei è immune dalla superstizione, anzi.
In Londra, Una Biografia Peter Ackroyd racconta le “superstiziose vie” della città, che hanno scelto di non avere il numero civico 13. Sembra che Fleet Street, Oxford Street, Park Lane, Praed Street, St James’s Street, Haymarket e Grosvenor Street evitino tutte l’infausto numero. Anche alcuni edifici sono superstiziosi: One Canada Square, per esempio, non ha un tredicesimo piano: si passa dal dodicesimo direttamente al quattordicesimo. E come non citare il London Eye, che pur avendo 32 cabine, arriva fino alla 33? Come è possibile vi chiederete? Semplicemente perchè la 13 è stata omessa dal conteggio!
Un libro affascinante che ho letto recentemente è legato ad uno dei capitoli più nefasti della storia di Londra.The Five – The untold lives of the women killed by Jack the Ripper di Hallie Rubenhold racconta infatti la vita delle cinque donne divenute note, loro malgrado, in quanto vittime di Jack lo Squartatore. È uscito recentemente in Italia con il titolo Le Cinque Donne. La storia vera delle vittime di Jack Lo Squartatore.
L’ennesimo libro su Jack the Ripper, penserai. In realtà no, non in questo caso. In queste 400 pagine Jack viene infatti a malapena citato. Il libro è interamente dedicato al racconto della vita di queste donne. E sottolineo vita, non morte. L’autrice infatti non si sofferma affatto sul loro assassinio, non aspettarti dettagli cruenti o descrizioni macabre degli omicidi. E non aspettarti nemmeno ipotesi o teorie sulla vera identità dell’assassino. Molta carta stampata è già stata dedicata a tutto ciò. Il libro della Rubenhold è totalmente dedicato a loro: a Polly, Annie, Elizabeth, Kate e Marie Jane.
Se siete già stati a Londra, probabilmente avrete già visto i musei imperdibili della città, quelli più famosi e visitati come il British Museum o il national History Museum. Ma Londra è ricchissima di spazi museali, alcuni dei quali sono delle vere e proprie gemme nascoste. Vi propongo qui cinque musei, fuori dai soliti itinerari turistici, che a mio parere vale la pena esplorare. Oltre ad essere molto interessanti, sono accomunati dal fatto di avere l’ingresso gratuito.
Vi trovate qualche a giorno a Londra e non avete programmi per la sera?
Perchè allora non approfittare della spumeggiante scena teatrale londinese per andare a vedere un bel musical? Non avrete che l’imbarazzo della scelta: dai grandi classici alle commedie brillanti; da spettacoli che vantano centinaia di repliche fino alle più recenti novità.
Inoltre, a differenza del teatro tradizionale, i musical hanno il vantaggio che possono essere appaganti anche per coloro che non parlano un ottimo inglese: musica e danza non hanno bisogno di essere tradotti.
Unico lato negativo: ahimè i biglietti tendono ad essere piuttosto costosi. Ma se continuerete a leggere, più avanti vi darò qualche suggerimento per riuscire a risparmiare un pò.
Parlando di musical, qualche giorno fa ho avuto il piacere di assistere alla rappresentazione dell’intramontabile favola di Mary Poppins. E devo dire che è stata una serata estremamente piacevole. Vi racconto qui la mia esperienza.
Luoghi ed aneddoti su come è nata la passione degli inglesi per i “delitti d’autore”
Chi di noi non associa, almeno in parte, le nebbiose strade di Londra con i delitti di Jack lo Squartatore, o i tranquilli villaggi inglesi con qualche avvelenamento da arsenico?
Non è un caso che in Gran Bretagna siano nati alcuni tra i piu grandi scrittori gialli di tutti i tempi. Dalle loro menti fantasiose ne sono scaturiti i più famosi detective: Sherlock Holmes, Miss Marple, Hercule Poirot, Lord Peter Wimsey, Father Brown, Father Cadfael, per citarne alcuni.
E’ innegabile che gli inglesi abbiano un debole per i delitti ed il genere mistery; come d’altra parte loro stessi ammettono candidamente. Ma non e’ sempre stato cosí…
Fu infatti verso gli inizi dell’ottocento, in epoca georgiana, con l’avvento di una società relativamente piu sicura, strade illuminate a gas ed industrializzazione, che il delitto si trasformò una forma di entertainment, fino a diventare un vero e proprio successo commerciale.
Esplorando luoghi letterari nella capitale inglese
Una delle più importanti città letterarie del mondo, Londra ha ospitato alcuni dei nomi più amati della storia della letteratura.
Quante pagine sono state scritte ispirandosi alle sue strade nebbiose, i ristoranti eleganti, i pub fumosi ed alla sua variegata umanità.
Alcuni di questi luoghi sono rimasti intatti; benchè a volte passino inosservati da turisti e londinesi frettolosi, sono pronti a raccontare le loro storie, a coloro che hanno il desiderio di ascoltarle.