Ci sono alcune cose che dovrebbero essere viste in occasione di un viaggio a Londra. Il castello di Windsor è sicuramente una di queste. Per quale motivo? Beh, ci sono almeno tre buone ragioni:
- Si tratta del più antico e più grande castello abitato del mondo
- È una delle residenze favorite della Regina Elisabetta II
- È un simbolo di Londra e del Regno Unito nel mondo.
Devo però essere onesta, nonostante io viva a Londra, ho aspettato oltre tre anni prima di decidermi a visitarlo. Pur essendo sempre stato nella mia “lista delle cose da vedere”, tuttavia per un motivo o per un altro, avevo sempre rimandato la visita. L’occasione è arrivata in uno strano momento. Nella fase post lockdown, mentre le varie attrazioni stavano riaprendo in giro per Londra, mi sono imbattuta nella notizia che a breve avrebbe riaperto anche il Castello di Windsor. E così ho cominciato a pensare che una bella gita fuori Londra sarebbe stata piacevole, visto che per un vero e proprio viaggio avrei dovuto aspettare ancora un pò di tempo.
Inoltre c’era una seconda ragione che mi invogliava alla visita: avevo letto che uno dei (pochi) motivi di lamentela dei visitatori è l’eccessivo affollamento e le noiose file da fare. Quindi, mi sono detta, una visita in un momento in cui il numero di ingressi è limitato per garantire la distanza di sicurezza, potrebbe essere ideale per me che, lo ammetto, odio le folle. Ovviamente la situazione implicava anche alcuni svantaggi: alcune stanze sarebbero state chiuse al pubblico per motivi di sicurezza. Ma ormai l’idea si era infilata nella mia testolina e quindi alla fine abbiamo prenotato i biglietti.
Come arrivare a Windsor
Windsor si trova nel Berkshire, poco fuori i confini della Greater London. È raggiungibile comodamente da Londra in treno (circa 45 minuti). Ci sono diverse opzioni a seconda della zona da cui si parte: ci sono treni diretti da Victoria Station oppure da Paddington (con un cambio). Tenete presente che se viaggiate nel week end è possibile usufuire dell’opzione Off Peak ticket che vi permette di risparmiare parecchio sul costo dei biglietti del treno. Noi per un’andata/ritorno da Paddington Station Off peak (abbiamo viaggiato di Sabato) abbiamo speso 12 sterline a testa.
Cosa vedere al Castello di Windsor
Uno spettacolare castello merita una spettacolare entrata. Con oltre 3 chilometri di lunghezza il viale alberato chiamato “The Long Walk” era in passato l’entrata pricncipale del castello. Il viale attraversa The Home Park, un’area un tempo riservata alla caccia al cervo e menzionata nelle Merry Wives of Windsor di Shakespeare. The Long Walk, dal quale si gode una pittoresca vista del Castello, è oggigiorno parco pubblico, quindi potete passeggiarci senza dover pagare nessun biglietto.
Gli interni del Castello:
Una volta all’interno (dopo aver superato i controlli di sicurezza simili a quelli degli areoporti) le aree aperte ai visitatori sono tre: State Apartments, Semi State Rooms e St George Chapel.
State Apartments
Si tratta dei principali Appartamenti di Stato che vengono utilizzati oggi dalla Regina e dai membri della famiglia reale durante le visite dei Capi di Stato e le cerimonie ufficiali. Una delle sale più grandiose è la Grand Reception Room, un tempo utilizzata come sala da ballo principale. Gravemente danneggiata dall’incendio del 1992 (le foto dei danni subìti sono impressionanti) la sala è stata riportata suo antico splendore. Sono poi visibili le stanze costruite per Carlo II e la Regina Caterina di Braganza. Queste sale seguono il modello classico dei palazzi inglesi: una serie di stanze che si restringono man mano che si avvicinano agli spazi più privati. Solo le persone più importanti o più intime ai regnanti avevano accesso a questi spazi.
Semi State Rooms
si tratta degli appartamenti privati creati per Giorgio IV. Le camere sono tra gli interni più riccamente decorati del Castello e sono utilizzate dalla Regina per intrattenimenti ufficiali.
St George Chapel
La St George Chapel, all’interno del parco del Castello di Windsor, è uno dei migliori esempi di architettura gotica in Inghilterra. La cappella è stata la sede di numerosi matrimoni reali, il più recente è quello tra il Principe Harry e Meghan Markle.
La Cappella è inoltre la casa spirituale dell’Ordine della Giarrettiera, l’ordine della cavalleria britannica istituito nel 1348 da Edoardo III.
All’interno della Cappella si trovano le tombe di 10 monarchi, tra cui Enrico VIII e la sua terza moglie Jane Seymour. Jane non è certamente la più famosa tra le sei mogli di Enrico VIII, i nomi di Anna Bolena e Caterina d’Aragona suonano molto più noti. Tuttavia non va dimenticato che Jane fu la sola che riuscì a dare al Re un erede al trono maschio, cosa a quel tempo ritenuta il dovere principale di una Regina. Lo sfortunato fanciullo morí però molto giovane e, per un gioco del destino, fu la primogenita, MariaTudor, a salire al trono. Dopo la sua morte (senza figli), fu il turno della secondogenita di Enrico VIII. Fu cosí che Elisabetta I, la figlia della odiatissima Anna Bolena (che il Re aveva condannato alla decapitazione) divenne Regina d’Inghilterra e d’Irlanda, e la sua fama ha raggiunto e forse addirittura superato quella del padre.
Tenete presente che la cappella è chiusa ai visitatori la domenica in quanto utilizzata per le messe.
Il Cambio della Guardia
Al Castello di Windsor è possibile assistere alla cerimonia del cambio della guardia (sebbene una versione minore rispetto a quella di Buckingham Palace). La cerimonia di solito si svolge alle 11:00 di martedì, giovedì e sabato, ma il programma può cambiare, quindi è sempre meglio consultare il sito web ufficiale del Castello.
La casa delle bambole della Regina Maria
Purtroppo durante la mia visita non mi è stato possible ammirare la famosissima casa delle bambole della Regina Maria, in quanto la sala era chiusa per motivi di sicurezza (sembra non sia possibile mantenere la social distancing). Costruita tra il 1921 e il 1924 per la regina Maria, consorte di Giorgio V, dal principale architetto britannico Sir Edwin Lutyens, include i contributi di oltre 1.500 tra i migliori artisti d artigiani dell’epoca. Dalla vita dei domestici nel piano interrato fino all’ambiente dell’alta società del salone e della sala da pranzo, da una biblioteca piena di opere originali dei migliori nomi letterari, a una cantina di vini, nessun dettaglio è stato tralasciato. La casa addirittura ha anche l’elettricità, acqua corrente calda e fredda e ascensori funzionanti.
Chi abita il Castello di Windsor
Fondato da Guglielmo il Conquistatore nell’XI secolo, è stato la dimora di 39 monarchi. La regina Vittoria e il principe Alberto fecero di Windsor la loro casa e il centro principale di tutte le visite diplomatiche e statali dell’impero. Fu proprio in una delle sue stanze che il principe Alberto mori, e Vittoria mantenne il castello in uno stato di lutto per molti anni, non per niente venne soprannomimata la “Vedova di Windsor”.
Oggi, più di 500 persone vivono e lavorano nel Castello di Windsor.
È la “residenza di campagna” di Sua Maestà, qui la regina trascorre la maggior parte dei suoi week end privati e del suo (poco) tempo libero. Lo stendardo esposto sulla Torre Rotonda mostra quando è a casa.
Il terribile incendio del 1992
Forse ricorderete il terribile incendio che devastò il castello nel 1992 e di cui parlò tutto il mondo.
Era il 20 novembre ed erano in corso lavori di ristrutturazione nella cappella privata degli Appartamenti di Stato. Vicino all’altare, si pensa che una tenda fosse troppo vicina a uno dei faretti utilizzati per l’opera, chee prese fuoco: le fiamme si diffusero rapidamente. Mentre 200 vigili del fuoco combattevano per controllare l’incendio, il personale del castello ha cercava di mettere in salvo le preziose opere d’arte. L’incendio durò 15 ore.
Dopo aver domato l’incendio si pose il problema di chi doveva pagare i 36,5 milioni di sterline. Sembra infatti che i palazzi reali come il castello di Windsor siano troppo preziosi per essere assicurati. Il 29 aprile 1993 fu annunciato che il 70% dei costi sarebbero stati coperti facendo pagare al pubblico l’ingresso nel recinto del castello. Altri 8 milioni di sterline sarebbero arrivati dall’apertura al pubblico di Buckingham Palace. La Regina contribuì con 2 milioni di sterline del proprio patrimonio, e accettò di iniziare a pagare le imposte sul reddito dal 1993 in poi, diventando così la prima monarca britannica a farlo dagli anni ’30.
Vale la pena visitare il Castello di Windsor?
Il biglietto è innegabilmente caro per una visita che dura circa 2 ore. D’altra parte Windsor è il simbolo della Monarchia Inglese più ancora di Buckingham Palace. Gli interni sono grandiosi e lussuosi come ci si può aspettare da un Palazzo di tale importanza. Tuttavia, ciò che non troverete, è la “presenza” della Regina o della sua famiglia. Ovviamente nessuno si aspetta di vederla, ma ciò che intendo dire é che la parte del castello aperta al pubblico è quella ufficiale, formale. Non c’è nulla che faccia intuire che questo è il luogo in cui la Regina trascorre la maggior parte del suo tempo libero e dove ha trascorso parte dell’infanzia. Ogni dettaglio delle vita della Regina è infatti ben protetto e nascosto da occhi indiscreti.
Informazioni pratiche
Costo biglietti: 23.50 sterline. Tenete presente che se li comprate direttamente dal sito ufficiale (e non tramite agenzie) è possibile farlo tramutare in un biglietto con validità un anno. Il biglietto annuale è strettamente personale e va firmato. Permette di tornare a visitare il castello gratuitamente entro 12 mesi dalla prima visita.
Purtroppo non è possible fotografare all’interno del castello, l foto sono permesse solo negli spazi esterni.
Viene fornita una audio guida in diverse lingue (nella versione in inglese l’introduzione è direttamente dalla voce del Principe Carlo)
Il castello ospita un accogliente cafè (un pò caro).
Una piccola deviazione
Visto che siete a Windsor, non perdetevi l’occasione di vedere una delle case più curiose (e fotografate) d’Inghilterra: la Crooked House si trova a pochi passi dall’ingresso del castello. Fino a poco tempo fa utilizzata come Tea room, oggi è stata trasformata in gioielleria.
