Proseguo il mio viaggio nell’affascinante mondo dei pub londinesi, soffermandomi in questo articolo su quei locali che, grazie alla loro longevita’, si sono conquistati un posto nella storia di Londra.
Olde Ye Cheeshire Cheese (Fleet Street)
A pochi metri dalla trafficata e indaffaratissima Fleet Street, in un angusto vicolo, si trova l’ingresso dello Olde Ye Cheeshire Cheese.
Tra i più antichi della città, è presente in tutte le liste dei “pub imperdibili” di Londra. Ricostruito nel 1667, ovvero l’anno successivo al Grande Incendio, l’antico edificio è soffocato tra palazzi moderni. Ma nonostante tutto, immutato da secoli, continua a resistere.
Varcata la soglia, ci si ritrova catapultati nel cuore del diciassettesimo secolo: grosse e scure travi in legno, soffitti bassi, un labirinto di piccole stanze, scale ripide e strette (attenzione alla testa!), tavoli di legno scuro, panche e sedie spaiate. L’atmosfera e’ davvero caratteristica.
Non perdete l’occasione di ordinare una mezza pinta al bancone e scendere al piano inferiore, dove ammirerete la parte più antica dell’edificio: queste stanze risalgono infatti al 13° secolo e facevano parte di un monastero carmelitano.
Che emozione immaginare Dickens, Twain, Conan Doyle, Chesterton seduti a sorseggiare una birra in questi locali prendendo appunti per un nuovo articolo, libro o poesia.
Devo dire che qui il cibo non e’ dei più raffinati, ma il luogo è talmente unico che senza alcun dubbio merita una sosta. Nei mesi freddi in particolare, l’ambiente diventa particolarmente suggestivo grazie al piacevole scoppiettare dei vari camini a legna.
Una curiosità. Dietro il bancone del bar, vedrete una pappagallina impagliata: si tratta di Polly, che ha vissuto per ben 30 anni nel pub. Quando morì, nel 1926, la notizia venne pubblicata sui giornali di tutto il mondo grazie ai numerosi giornalisti di Fleet Street che frequentavano il pub (e per i quali Polly era diventata una compagna di bevute).
The Anchor Bankside (Southwark)
Passeggiando sulla riva meridionale del Tamigi, nel tratto tra la Southwark Cathedral e The Globe, noterete questo locale in pietra dalle caratteristiche porte e finestre di un rosso acceso, che nei mesi estivi vengono adornate di fiori variopinti.
Il pub oltre ad avere una location deliziosa, particolarmente apprezzabile in una bella giornata di sole, ha anche un forte significato storico per la città. E’ infatti qui che Samuel Pepys (politico e scrittore del diciassettesimo secolo, noto soprattutto per il suo Diario) si rifugiò durante il Grande Incendio; e proprio da questo punto, poté osservare la devastazione provocata da uno degli eventi più drammatici della storia della città.
Si racconta che il pub fosse uno dei luoghi preferiti di pirati e contrabbandieri. Infatti, durante dei lavori di ristrutturazione, avvenuti all’inizio dell’800, la rimozione di una trave di legno massiccio rivelò ingegnosi nascondigli, presumibilmente utilizzati per nascondere bottini e merce di contrabbando…!
Il locale all’interno ha il classico stile inglese: pareti in pietra, pavimenti in legno scuro, un labirinto di stanze, luci basse, tavoli in legno e panche imbottite.
Dalle finestre e dalla terrazza si gode una splendida vista del Tamigi e della città.
Una curiosità: nel giugno del 2008 il locale ha subito una ristrutturazione, che gli ha permesso di entrare nella lista dei pub con il più costoso rifacimento della storia di Londra, ben 2,6 milioni di sterline.
The George Inn (Southwark)
Altra tappa imperdibile, per chi ama la storia ed i pub di Londra, è il George Inn. Il suo significato storico e’ di tale importanza che il locale e’ protetto e gestito dal National Trust.
In passato esisteva una chiara distinzione fra le ale house (dove si beveva solamente), le tavern (dove servivano sia cibo che bevande) e gli Inn (bevande, cibo, pernottamento).
Il George, risalente al quindicesimo secolo, rientrava nella terza categoria. Era quindi una locanda, dove facevano sosta le carrozze dirette a sud dell’Inghilterra.
La lunga ed affascinante storia dell’edificio, si intreccia con quella di tante persone comuni e personaggi noti, tra cui William Shakespeare in persona. Durante il periodo elisabettiano il cortile veniva utilizzato infatti anche come teatro. I balconi offrivano un’ottima visuale agli spettatori e chi voleva accedervi pagava un ingresso più caro. Il Bardo, che visse a lavorò in questa zona, sembra che frequentasse il locale ed è verosimile pensare che vi abbia anche recitato.
Un altro frequentatore abituale fu, tre secoli più tardi, Charles Dickens che ne parla nel suo romanzo Little Dorrit. E più recentemente anche Churchill si è seduto ad uno dei suoi tavoli.
Essendo un edificio protetto e dal valore storico, si è cercato di mantenere l’autentica atmosfera dei secoli passati. Il piano terra dell’Inn è suddiviso in due locali principali: il Parliament bar (dove i passeggeri delle carrozze aspettavano il cambio dei cavalli) e il Middle bar frequentato da Dickens.
La birra è fornita dalla Greene King che ne produce una tipologia particolare (la George Ale) in esclusiva per questo pub. Il cibo, ahimè, non è il fiore all’occhiello di questo locale.
The Grenadier (Belgravia)
Molti edifici a Londra hanno la loro storia di fantasmi, ma il Grenadier ha la fama di essere uno dei più infestati pub della città.
Pur vantando una lunga storia (esiste dal 1720) ed ospiti illustri, tra cui il Duca di Welington e Re Giorgio IV, è però diventato famoso a causa della storia di un semplice soldato.
Tutto ebbe inizio molti anni or sono, quando i piani superiori dell’edificio erano adibiti a mensa per gli ufficiali di una caserma dei dintorni, mentre il piano inferiore era un luogo di ritrovo per i soldati comuni che passavano il tempo a bere ed a giocare d’azzardo.
Si racconta che qui, un giovane subalterno fu scoperto a barare a carte, e i suoi compagni lo punirono con un pestaggio così selvaggio da farlo morire per le ferite riportate.
Da allora strane e misteriose apparizioni vengono attribuite al ritorno del soldato al luogo dove fu brutalmente ucciso…
Noterete che il soffitto del locale è tappezzato di numerosissime banconote. Il denaro è stato donato nel corso degli anni dai clienti del pub, nel tentativo di saldare il debito dello sfortunato soldato e liberarlo dal suo inquietante destino.
Fantasma a parte, questo delizioso pub si trova a Wilton Mews nascosto in un angolino appartato a pochi isolati da vie trafficate e negozi chic (il lussuoso Harrods si trova poche centinaia di metri). L’accoglienza è estremamente gentile e servono un discreto cibo da pub.
The Ship Tavern (Holborn)
Fondato nel 1549 The Ship Tavern è uno dei pub più antichi di Londra.
L’edificio ha avuto un ruolo importante durante il regno di Enrico VIII quando i preti cattolici vi si rifugiavano per celebrare messa. A quel tempo era stato elaborato un sistema di segnali che permetteva ai fedeli che vivevano nella zona di segnalare l’eventuale arrivo di Guardie del Re. Se il segnale arrivava in tempo, il prete sgattaiolava via veloce in uno dei nascondigli dell’edificio (alcuni dei quali ancor oggi esistenti), mentre i partecipanti alla funzione prendevano un boccale di birra e si mescolavano ai normali avventori del pub. Ma, quando sventuratamente il segnale non arrivava in tempo, coloro che venivano presi in flagrante non facevano una bella fine. Alcuni venivano imprigionati, altri uccisi direttamente sul posto. C’è chi racconta che ancora oggi si possano udire le grida delle persone assassinate in queste stanze…
Il pub ha avuto anche forti legami con la massoneria: nel diciottesimo secolo ogni ultimo lunedì del mese un gruppo di massoni vi teneva delle riunioni. Il Gran Maestro lo consacrò Loggia massonica nel 1736.
Oggi è un gradevole pub a gestione familiare dall’atmosfera vittoriana.
Al primo piano c’è l’Oak room un gradevole ambiente illuminato da candele con le pareti ricoperte di mogano, dipinti antichi, libri e un caminetto; divisori in legno arricchiscono ulteriormente l’atmosfera intima e retrò. Al piano inferiore c’è il bar dove si possono gustare birre e una selezione di oltre 50 gin.
Quante notizie attraenti! Splendide, come sempre, le immagini.
Innanzitutto complimenti per il blog che non conoscevo e che ho scoperto grazie alla pagina delle Travel Blogger Italiane. Sarà un piacere seguirti, anche perché da amante di tutto ciò che è British, tra queste pagine mi sento veramente a casa.
Conoscevo il pub di Fleet Street e se non ricordo male sono stata al George Inn. Curiosa la storia del Grenadier: segno per la prossima volta!
Grazie Silvia. Trovo molto divertente andare alla scoperta dei pub più caratteristici di Londra, mi fa piacere averti fatto scoprire qualche nuovo posto da provare! Vale la pena fare una visita al Grenadier, inoltre si trova in una zona dove può essere molto piacevole fare una passeggiata.