Alla scoperta del Victoria and Albert Museum di Londra

Victoria and Albert Museum

Sicuramente uno dei miei musei londinesi preferiti, il Victoria and Albert Museum è uno dei più importanti a livello mondiale dedicato alle arti applicate e alle arti minori.  La varietà e vastità delle sue collezioni è tale che chiunque, anche la persona più “allergica” ai musei, troverà qualcosa che lo interessa.  La collezione comprende infatti una varietà di oggetti che spaziano dall’architettura, alla ceramica, dall’arte ai mobili, dalla moda,alla scultura e dai gioielli al teatro. L’unico problema nel visitare il V&A è che è talmente vasto e ricco di oggetti preziosi che può facilmente spaesare e confondere il visitatore. 

Per darvi un’idea di cosa intendo, ecco qualche numero: la collezione permanente è composta da oltre 2,3 milioni di oggetti, di cui oltre 230.000 in esposizione, suddivisi in ben 145 gallerie. Qui troverete 5000 anni di arte, dall’antichità ai giorni nostri, dalle culture d’Europa a quelle del Nord America, Asia e Nord Africa. Oltre alla più grande collezione al mondo di opere del Rinascimento italiano al di fuori dell’Italia.  

Io ci ci sono stata molte volte ed ancora oggi, ad ogni mia nuova visita, scopro gallerie inesplorate ed oggetti fantastici.  Come avrete capito c’è abbastanza materiale per rimanere impegnati per settimane, quindi, per ottenere il meglio da una visita di mezza giornata, è meglio organizzarsi.

Il mio primo consiglio è: preparatevi in anticipo arrivando al museo già con un’idea di massima di cosa vorreste vedere. Il secondo consiglio è: continuate a leggere questo articolo. Vi darò infatti informazioni pratiche e suggerimenti su gallerie e oggetti imperdibili, curiosità e qualche consiglio personale.

Informazioni pratiche per visitare il Victoria and Albert Museum

Biglietto: l’ingresso è gratuito. Alcune mostre temporanee sono a pagamento. In seguito alle nuove regole post-Covid è consigliabile prenotare online i biglietti con l’orario di ingresso.

Orientamento: vi ho già detto che il Victoria and Albert Museum è un vero labirinto e la disposizione delle gallerie potrebbe confondervi un pò all’inizio. Da casa potete scaricare una mappa dal sito web e preparare il vostro itinerario in anticipo. Oppure potete usare la cartina disponibile all’ingresso del museo (per la quale è richiesta una piccola donazione).  Perdersi all’interno del V&A fa parte del fascino della visita, ma se avete i minuti contati meglio avere una mappa a disposizione.  

Come arrivare: South Kensington Station è a 5 minuti a piedi dal museo. Il museo ha due ingressi, il grande e tradizionale ingresso su Cromwell Road e quello moderno su Exhibition Road. 

Mangiare e bere: il museo ospita diversi café e tavole calde. Tra questi il meraviglioso Main Cafè di cui vi parlerò più avanti. In estate è piacevole sostare nei tavolini all’aperto ospitati nella bel giardino (Garden Cafè). I prezzi sono leggermente più alti che in una catena di coffee shop tipo Costa o Caffè Nero, ma considerando che l’ingresso al Museo è gratuito, quel piccolo extra è più che giustificato e contribuisce a mantenere il museo free per tutti.

V&A museum

Il Museo

Inaugurato nel 1857 dalla regina Vittoria in persona, il museo è nato con l’obiettivo di educare il grande pubblico su temi di arte e bellezza. Le collezioni del Victoria and Albert Museum sono suddivise in diverse categorie che si concentrano su diverse aree del mondo (Asia meridionale, Medio Oriente Islamico, Europa dal 1600-1815 e Giappone) o aree di interesse specifiche come architettura, gioielli, vetro, ceramica, dipinti, fotografie, tessuti, teatro e performance.

Il mio consiglio: se entrate nel V&A dall’ingresso principale su Cromwell Road, nella hall, proprio sopra il banco informazioni, alzando gli occhi potrete ammirare l’incredibile lampadario in vetro soffiato Chihuly. Per ottenere il punto di vista migliore salite al piano di sopra, da dove lo si può ammirare dall’alto e vedere i dettagli ancora più da vicino.

Cosa potete evitare

Ogni singolo pezzo esposto al V&A ha un significato storico ed artistico: l’intera collezione merita di essere vista. Detto questo, abbiamo tutti le nostre preferenze. Se non siete particolarmente interessati all’arte della fotografia, rinunciate alle stanze 100 e 101 (al secondo livello), o se non avete alcuna affinità con la lavorazione del ferro o dei metalli, non preoccupatevi di visitare queste sezioni (113 , 114 al secondo piano). La sezione  dedicata agli argenti è probabilmente il paradiso per un appassionato ma per altri può risultare un pò dispersiva. 

Visitare il Victoria and Albert Museum: 3 gallerie imperdibili 

Una delle cose che amo di più del Victoria and Albert Museum è la varietà delle collezioni. Quando si è stanchi di sculture ci si può dirigere nell’area performance e teatro, se si è curiosi di conoscere meglio l’arte orientale il numero di opere esposte sicuramente soddisferà la nostra curiosità.  Se la storia dell’arredamento è ciò che vi appassiona ci sono intere gallerie a disposizione. 

The cast court al Victoria and Albert Museum

Ma al di là degli interessi individuali, ci sono alcune gallerie che vi consiglio di non lasciarvi sfuggire:

The Cast Court: una  delle aree piu visitate e più spettacolari del museo. Contiene riproduzioni in misura reale di alcune delle opere d’arte più significative del mondo tra cui il David di Michelangelo, la Colonna di Traiano e la Porta del Paradiso di Ghiberti (Duomo di Firenze). Queste sale sono così impressionanti che, se mai mi dovesse capitare di sperimentare qualcosa di simile alla sindrome di Stendhal, sono convinta che accadrebbe qui. (Livello 1 stanza 46a/b) 

La galleria della moda: ospita una vasta collezione di abiti che hanno in qualche modo segnato la storia.  Vi potrete ammirare da un paio di scarpe dell’antico Egitto risalenti a 3000 anni fa fino agli abiti iconici di Alexander McQueen, dal tailleur della Tatcher a un abito mantua risalente al 1700. Livello 1, Stanza 40

La galleria di gioielli:  comprende una collezione di oltre 3000 gioielli che coprono tre millenni di storia. Qui è possibile ammirare oggetti che vanno dalla corona di diamanti e zaffiri della regina Vittoria fin all’anello a farfalla gigante di Beyoncé.

Visitare il V&A Museum: 5 oggetti imperdibili 

Con oltre 230.000 oggetti in mostra, il museo può generare un certo disorientamento. Qualsiasi elenco risulterà sempre parziale ed incompleto, ma poichè da qualche parte bisogna pur partire, ecco una selezione di cinque pezzi assolutamente imperdibili. 

Le tre grazie di Canova
  • Le “Tre Grazie” di Antonio Canova. Lo scultore neoclassicista ne creò due versioni: una è visibile nella galleria 22, l’altra è conservata all’Ermitage di San Pietroburgo.
  • Il “Grande Letto di Ware “di Hans Vredeman de Vries, un esemplare unico risalente alla fine del ‘500 famoso per essere stato menzionato nell’opera la Dodicesima Notte di William Shakespeare.
  • La Tigre di Tippoo. Si tratta di un organo meccanico in legno realizzato intorno al 1793, raffigurante una tigre che aggredisce un uomo in abiti europei. Quando la manovella viene girata, un meccanismo nascosto fa alzare e abbassare il braccio dell’uomo e suona i suoi lamenti di agonia lungo i ringhi della tigre. Venne realizzato per Tipu Sultan, sovrano di uno dei territori nel sud dell’India. Il Sultano era apertamente ostile al potere britannico in India, ma le cose, purtroppo per lui, non andarono come aveva sperato. Nel 1799 gli Inglesi assalirono la città ed il sultano venne ucciso.  Le truppe dopo aver saccheggiato il palazzo, portarono in Inghilterra il bottino tra cui questo straordinario manufatto. (stanza 41)
  • I cartoni di Raffaello. I cartoni risalenti al 1515 vennero creati per la realizzazione di arazzi per la Cappella Sistina (arazzi oggi custoditi alla Pinacoteca Vaticana). A loro è dedicata la monumentale stanza 48 del museo. 
  • Un tappeto potrebbe non sembrare l’oggetto più emozionante che ci sia, ma l’Ardabil Carpet non è esattamente un tappeto qualunque. Creato tra il 1539 e il 1540 d.C. in Iran e si ritiene che sia il tappeto più antico del mondo oltre ad uno dei più grandi.  Avvolto in una gigantesca teca rettangolare in vetro, il tappeto viene illuminato solamente per 10 minuti ogni ora e mezza per preservarne i colori originali.  (stanza 42)

3 oggetti curiosi

Oltre a pezzi di inestimabile valore storico ed artistico, il museo ospita anche molte curiosità:  

  • Il camerino di Kylie Minogue. Nel 2007 in occasione di una mostra a lei dedicata, Kylie Minogue fece imballare e spedire al museo tutto il contenuto del suo camerino, in ogni più piccolo dettaglio. (Area: Teatro e performance)
  • La poltrona stregata: si racconta che questa poltroncina Bergére verde elettrico dall’aspetto innocente, sia in realtà infestata dal fantasma della moglie dell’attore inglese David Garrick Eva Marie Veigel. La maggiorparte del tempo infatti il cuscino della seduta è solido e paffuto. Misteriosamente, tuttavia, varie volte è stato visto sgonfio, proprio come se qualcuno vi fosse seduto sopra…   (stanza 118a)
  • Nel giardino John Madejski sono visibili le tombe di due cagnolini:  Tycho e Jim. Le targhe delle due piccole tombe commemorano la morte dei cani del primo direttore del museo Sir Henry Cole. Cole era molto legato ai suoi cani che portava regolarmente a lavorare con lui al museo. 

Il Main Café  

I punti ristoro dei musei sono, a volte, deprimenti. Questo però non vale per i musei londinesi, e certamente non per il V&A. Le tre stanze, progettate rispettivamente, da James Gamble, William Morris and Edward Poynter, sono riccamente decorate in uno stile in voga in epoca vittoriana. Questo luogo non solo è stato il primo café all’interno di uno spazio museale, ma è anche considerato uno dei più bei cafè al mondo. Sicuramente vale una visita!

il café del Victoria and Albert Museum

Shopping al  Victoria and Albert Museum

Il V&A ha uno dei migliori negozi che io abbia mai visto in un museo. Vi consiglio caldamente di dare un’occhiata qui per souvenir e ricordi di viaggio originali e di buon gusto, in alternativa ai classici negozi di souvenir che vendono prodotti cinesi fatti in serie. C’è molta varietà, da piccoli soprammobili, a tè e scatole di biscotti in confezioni vintage, da oggetti ispirati alle stampe di William Morris e decorazioni natalizie fino a foulard di seta e guanti in cachemire.  Inoltre ci sono interessanti edizioni limitate di oggetti correlati alle esibizioni temporanee organizzate dal museo.

Cosa visitare nei dintorni

Il V&A si trova nell’area dei musei di South Kensington. Proprio di fronte al V&A, in Exhibition Road, si possono visitare anche il Museo di Storia Naturale e il Museo delle Scienze, entrambi molto interessanti e apprezzati anche dai bambini. Hyde Park con l’Albert Memorial e la Royal Albert Hall sono a pochi passi di distanza. A circa 20 minuti a piedi su Brompton Road si possono trovare i famosi magazzini Harrods.


Se la visita vi è piaciuta non perdetevi gli altri musei imperdibili di Londra. Se invece siete curiosi di conoscere alcuni luoghi meno conosciuti, vi consiglio il mio articolo sui musei di londra che (probabilmente) non conoscete.

2 pensieri riguardo “Alla scoperta del Victoria and Albert Museum di Londra

  1. Lo conosco di fama, ovviamente, e credo di averne letto anche di recente in un libro, dato che un personaggio minore aveva a che fare con il V&A Museum, e già allora mi sono chiesta: “Perché non ci sono mai entrata?”
    Un luogo che potrebbe anche confondere da quello che leggo, ma se si arriva preparati sarà sicuramente una visita piacevole. E che bellezza il café!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *