Un itinerario alternativo delle Cotswolds

Snowshill Manor (esterni)

Le Cotswolds sono una delle mie mete preferite in Inghilterra. Non mi stanco mai dei cottage color miele, dei villaggi da cartolina, del panorama bucolico e delle verdi colline punteggiate da pecore. Se non ci siete ancora stati e non conoscete la zona vi consiglio di leggere il mio articolo sui più bei villaggi delle Cotswolds: è un buon modo per cominciare a conoscere questa zona. Se invece avete la fortuna di esserci già stati o se state programmando un viaggio ed avete a disposizione qualche giorno per visitarle o semplicemente siete viaggiatori curiosi, allora questo articolo fa per voi. Qui troverete infatti alcune idee per un itinerario alternativo delle Cotswolds.

Le rovine di Minster Lovell

itinerario alternativo delle Cotswolds: le rovine di Minster Lowell

Minster Lovell è un grazioso piccolo villaggio. Arrivando in auto, non fermatevi nella parte nuova del paese, che non ha molto da offrire, ma procedete verso la Chiesa di St Kenelm, nella parte più antica. Procedete fino all’Old Swan, un  accogliente pub con un bel giardino. Qui potete sostare per un spuntino per poi procedere a piedi lungo la strada costeggiata da cottage in pietra, uno più bello dell’altro. In meno di 15 minuti arriverete alla Chiesa di St Kenelm. Si tratta di una deliziosa, tipica chiesa di campagna che già da sola vale la visita. Tuttavia voi non fermatevi qui.

Prendete il sentiero che attraversa il piccolo cimitero che conduce dietro la Chiesa. Lì vi si presenterà lo spettacolo delle rovine di Minster Lovell Hall and Dovecote. Si tratta (o meglio, si trattava) di un antico maniero del 1400, dimora di uno degli uomini più ricchi del paese: Sir William, Barone di Lovell e Holand.  Ora ne sono rimasti solo pochi ruderi. Quello che rende questo luogo così bello è l’atmosfera: si ode solo il canto degli uccelli, il ronzare delle api ed il rumore del ruscello che passa proprio dietro le rovine, in un paesaggio da fiaba. Scattate pure qualche foto, ma poi sedetevi a guardare e ad ascoltare. È un posto magico.  

Snowshill Manor

Snowshill Manor è una meta imperdibile in un itinerario alternativo delle Cotswolds

Una delle più originali proprietà del National Trust, Snowshill Manor è un luogo sorprendente. Anche se a prima vista potrebbe sembrare la solita lussuosa Manor House, in realtà durante la visita, si rivela qualcosa di diverso. Questo grazie al suo eccentrico ex proprietario, Charles Wade. Il maniero è infatti una sorta di grotta di Aladino con circa 22.000 oggetti,  che spaziano da velocipedi, ad artefatti etnici, da strumenti musicali fino ad una collezione di armature samurai. Ogni stanza ha un tema diverso. Wade non si considerava un collezionista di oggetti di valore, ma un amante di pezzi di artigianato  che sentiva stavano scomparendo dalla vita moderna e che desiderava preservare. 

Wade si rifiutò sempre di installare l’illuminazione elettrica, poiché preferiva mostrare le sue collezioni alla luce tradizionale di candele e lampade, per un effetto molto più teatrale.  Il National Trust, a cui è stata donata la proprietà da Wade nel 1951, ha cercato di mantenere questo effetto  attraverso una studiata distribuzione dell’illuminazione. Oltre agli interessanti interni, concedetevi anche del tempo per visitare il bellissimo giardino che rappresenta un’estensione della casa, una serie di spazi/stanze ciascuna con un proprio carattere. 

Curiosità: Wade non visse mai nella residenza principale che venne totalmente adibita ad ospitare le sue collezioni. Lui scelse di stare nel piccolo cottage adiacente, confortevole  ma decisamente spartano.  

Island Farm Donkey Sanctuary

Si lo ammetto, Island Farm Donkey Sanctuary non è propriamente nelle Cotswolds. Ma comunque non è molto distante ed inoltre si trova sul percorso che collega Londra alle Cotswolds. E poiché è un luogo speciale, ci tenevo a farvelo scoprire. E’ un posto bellissimo ed istruttivo per tutta la famiglia.  Si tratta di un rifugio per asinelli. I 120 asini qui ospitati provengono da storie di abbandono o maltrattamenti, molti sarebbero finiti al macello se non fosse intervenuto Mr John McLaren, fondatore del rifugio. Qui al Santuario gli animali hanno trovato un luogo dove sono amati e curati da uno staff di 6 persone ed una trentina di volontari.

Gli asini ospitati hanno età diverse, da pochi mesi fino a 50 anni di eta (già, gli asini possono vivere cosí a lungo!). Vedrete gli animali sonnecchiare nei recinti o passeggiare nei prati. Sono piuttosto amichevoli e tenderanno ad avvicinarsi per ricevere qualche carezza (non dategli mai cibo, non ne hanno bisogno e sarebbe dannoso per la loro salute).

Ogni asino viene chiamato per nome e  i membri dello staff saranno felici di raccontarvi le loro storie. L’ingresso è gratuito, ma non c’è bisogno di dire che questo è un luogo che sopravvive grazie alle donazioni. Ci sono diversi modi per aiutare: potete fare una donazione libera, comprare un souvenir al negozio oppure, con un contributo minimo di 25 sterline, si può “adottare” uno degli asinelli (di solito gli asini “adottabili” sono indicati con un collare colorato). Noi abbiamo adottato la piccola Nellie e ci siamo ripromessi di tornare a trovarla appena possibile. 😊

Bibury Duck Race

Lo so, Bibury non è certo la meta che vi aspettereste di trovare in un itinerario alternativo delle Cotswolds. Si tratta infatti di uno dei luoghi più visitati e fotografati della regione. Tuttavia la visita potrebbe diventare davvero inusuale se doveste capitare da queste parti il 26 dicembre.  Questa è infatti la data in cui si svolge l’annuale Bibury Duck Race: una delle tradizioni più insolite delle Cotswolds. Ogni anno, solitamente alle 11 del mattino di Santo Stefano (chiamato in UK Boxing Day), il pittoresco e tranquillo villaggio di Bibury si trasforma. Centinaia di spettatori si avvolgono nei loro cappelli e sciarpe di lana per radunarsi lungo il fiume Coln ed assistere alle gare delle anatre.  

Se l’animalista che è in voi sta storcendo il naso pensando ad eventuali animali sottoposti a stress eccessivo, rasserenatelo subito. Tutte le anatre sono di legno (nella gara 1) o di plastica gialla (gara 2). Vengono messe in acqua tutte insieme e la corrente le trascina al traguardo. Nella prima gara gareggiano 150 anatre per le quali i biglietti costano £ 10. L’acquirente del biglietto vincitore può scegliere l’ente di beneficenza a cui vengono devoluti tutti i proventi di questa corsa. La seconda gara coinvolge oltre 2000 anatroccoli di plastica gialli. I biglietti costano 50 centesimi ciascuno e ci sono premi per i primi 20 classificati e per l’anatroccolo che arriva ultimo. I premi includono £ 100, bottiglie di champagne e whisky.

Il Calice di Anna Bolena

L’ultima meta del mio itineario alternativo delle Cotswolds si trova a Cirencester. Cirencester  è definita la capitale delle Cotswolds ed è una graziosa città mercato, ricca di storia.  La cittadina è un luogo piacevole per una visita di qualche ora, ma io vi ho condotto fin qui per mostrarvi una reliquia speciale. Anche chi non è appassionato di storia ha probabilmente sentito nominare Enrico VIII e le sue sei mogli. Tra queste, la più nota è sicuramente la sua seconda moglie,  Anna Bolena, la madre di Elisabetta I. Enrico la fece  condannare a morte per tradimento solo 3 anni dopo il matrimonio. Matrimonio per il quale lui stesso aveva smosso mari e monti, arrivando persino ad una scissione dalla Chiesa di Roma… Ma torniamo a Cirencester.

Nella Chiesa di San Giovanni Battista, in una piccola rientranza all’estremità orientale della navata sud, c’è un calice d’argento placcato oro. Questa è la Anne Boleyn Cup, così chiamata perché venne donata dalla regina Anna Bolena in persona al dottor Richard Masters, in ringraziamento alle cure date a sua figlia, la futura Elisabetta I

Dal momento che siete qui, approfittatene per dare un’occhiata a questa bella Chiesa, poiché ci sono parecchi elementi degli di nota. Una delle caratteristiche più notevoli degli interni è il “wine glass pulpit”, un pulpito decorato del quindicesimo secolo , cosi chiamato perchè la forma ricorda quella di un bicchiere di vino. Molti pulpiti simili furono distrutti o deturpati durante il periodo della Riforma. Probabilmente la mancanza di un simbolismo religioso palese nella decorazione, fece sì che questo in particolare fosse risparmiato dalla zelante distruzione delle icone religiose da parte dei riformatori. 


Spero che questo itinerario alternativo delle Cotswolds vi sia piaciuto. Se questi luoghi vi hanno incuriosito, potreste mixare un itinerario più classico con alcuni degli spunti che avete trovato qui. 😊 Buon viaggio!

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10 pensieri riguardo “Un itinerario alternativo delle Cotswolds

  1. Mi vengono le lacrime agli occhi solo a vedere le foto che hai fatto. Sono stata solo a Cirencester e non ho visto la coppa di Anna Bolena!!!

  2. Un on the road nelle Cotswolds ce l’ho in mente da tempo ma queste tappe decisamente curiose mica le conoscevo. O meglio, sono stata a Bibury ma non credevo ospitasse una Duck Race, sarebbe bello vedere come il paesino si anima e poi già immagino come siano colorate le anatre di legno! Vedere la Coppa di Anna Bolena e il maniero sicuramente sono due esperienze che vorrei fare.

  3. Le foto rendono perfettamente l’idea, con quei colori così caratteristici. Non avevo mai sentito parlare della gara delle anatre ed è una cosa veramente curiosa, ma d’altra parte bisogna aspettarselo dagli inglesi perché in Gloucestershire organizzano una gara di cheese rolling!

      1. Interessante itinerario alternativo e la gara delle anatre poi ce la vedo a Bibury! Ottimi spunti…sono tornata quest’anno per la seconda volta e ogni volta scopro cose nuove ma la magia di questo posto è sempre la stessa…la prossima volta aggiungerò qualcuna delle tue tappe al mio viaggio (ho già progettato alcuni itinerari in base ai consigli delle persone del posto che mi hanno ospitato!). Grazie e buona giornata! Ti seguo con piacere!

        1. Grazie mille Gio’. Le Cotswolds sono una delle mie zone preferite, ci torno spesso e ci sono sempre nuovi posti da scoprire. 😊

  4. Sembrerà stupido ma la gara delle anatre vorrei davvero vederla. Sembra una di quelle tradizioni di una volta che però resta nel tempo e continua ad essere parte integrante del folklore locale. E poi, considerando che le anatre sono di legno o plastica, non c’è neppure pericolo di sfruttare o maltrattare gli animali!

    1. È una di quelle buffe tradizioni locali a cui gli Inglesi sono molto affezionati. Personalmente la trovo deliziosa. 😊

  5. Purtroppo, nonostante sia stata tante volte a Londra, non sono mai riuscita a visitare le Cotswolds, anche se so che adorerei luoghi del genere! Appena trovo qualcuno che viene con me per guidare la macchina, mi organizzo!

    1. In alternativa ci sono tour organizzati di 1 o 2 gironi da Londra, non hai la stessa libertà ma possono essere una buona opzione per vedere la zona se non hai l’auto 😉.

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