Ogni giorno è frequentata da migliaia di turisti e chiunque visiti Londra inevitabilmente passa da questa famosissima piazza. Non per niente, un detto popolare recita: If you stand in Trafalgar Square long enough, you will meet everyone you know (se ti fermi a Trafalgar Square abbastanza a lungo, incontrerai tutti quelli che conosci).
Vi chiederete, quindi, come sia possibile che una delle piazze più note del mondo possa avere ancora qualche segreto… ma Londra ha sempre in serbo delle sorprese! In questo articolo ve ne svelerò cinque, oltre ad un consiglio su dove fare una sosta per mangiare in maniera originale.
Lo sapevate che Trafalgar Square, benchè amministrata dal Sindaco di Londra, è tuttora proprietà della Regina (in base al Right of the Crown)? Teoricamente è quindi proprietà privata. Tenendo quindi a mente che quando passeggiamo su questa piazza siamo ospiti di Sua Maestà, andiamo a curiosare un po’ in giro.
Il quarto pilone
Su tre angoli di Trafalgar Square sono installate statue di importanti personalità della storia inglese (Re Giorgio IV, il Generale Henry Havelock, il Generale Charles James Napier). Ma il quarto pilone, quello a nord ovest e’ rimasto vuoto per decenni.
Fu così che, nel 2003, in seguito ad una serie di lavori di rifacimento della piazza, si decise che il quarto pilone avrebbe ospitato opere di arte moderna. Ma questa “vetrina” è temporanea, infatti le opere rimangono esposte per circa 2 anni, al termine dei quali vengono sostituite con una nuova scultura. In questo momento (e fino al 2020) è visibile un’opera di Michael Rakovitz che rappresenta una delle sculture di Ninive in Iraq, uno dei Templi distrutto dall’Isis. La statua è costruita utilizzando lattine di una bibita prodotta da un’azienda irachena (andata distrutta). La scultura è quindi simbolo della distruzione economica e artistica dell’Iraq provocata dall’Isis e dalla guerra.
Per lungo tempo si è discusso dell’opportunità di installare una statua in maniera definitiva, e, a tal proposito si sono fatti i nomi di: Nelson Mandela, Margareth Tatcher and Keith Park. Ma girano voci per cui sembra che il quarto pilone sia in realtà stato riservato per qualcuno molto caro agli Inglesi: la Regina Elisabetta II ( la cui statua dovrebbe essere installata dopo la sua morte)… Long live the Queen!
La vetrata di St Martin in the Fields (e la sua curiosa cripta)
L’edificio di questa chiesa anglicana che si affaccia su Trafalgar Square risale al 1700. Non appena entrati nella Chiesa, dietro all’altare maggiore, spicca la famosa vetrata caratterizzata da una griglia deformata.
Installata nel 2008 e’ opera Shirazeh Houshiary ed e’ stata commissionata per sostituire una vetrata danneggiata durante la seconda guerra mondiale.
Questa delicata fusione di arte contemporanea e architettura classica è sublime: il semplice disegno astratto “ordito e trama” e’ inteso a evocare la croce. Il gioco di luce ottenuto è affascinante e poetico.
Ma altrettanto degno di nota è quanto ha fatto notare il Rev. Holtman all’epoca dell’inaugurazione: “Il fatto che siamo ora di fronte a una finestra della chiesa progettata da un’artista donna iraniana, all’inizio del XXI secolo, è davvero significativa”.
Terminata la visita alla Chiesa, nel caso doveste sentire un languorino, vi consiglio di scendere nella cripta (da cui si accede dall’esterno della chiesa). Alquanto curiosamente la cripta ospita un self-service che offre economici ed alquanto sostanziosi piatti tipici inglesi. Cafe’ in the Crypt è un luogo davvero originale per un pranzo veloce, tra soffitti a volta in mattoni e lapidi storiche che rivestono il pavimento.
I profitti contribuiscono al mantenimento di St. Martin in the Fields.
I leoni con le zampe da gatto
Tutti conoscono i 4 leoni di bronzo che circondano la Colonna dedicata all’Ammiraglio Nelson. Ma quello che pochi sanno è la storia della loro creazione. Furono commissionati nel 1858 a Sir Edwin Landseer, ma egli procedette cosi lentamente che 4 anni dopo stava ancora lavorando sugli schizzi… Lo scultore spese ore allo zoo di Londra ad osservare i leoni dal vero e le loro abitudini. Arrivò al punto di fare richiesta di un leone morto per poterlo studiare meglio. Passarono altri due anni prima che un leone dello zoo morisse di morte naturale. Sfortunatamente (ma prevedibilmente) la carcassa cominciò a decomporsi prima che il pignolo artista riuscisse a terminare i disegni definitivi. Landseer dovette quindi “improvvisare” gli ultimi dettagli. Ecco perchè, se osserverete con attenzione, noterete che le zampe dei leoni sono in realtà molto simili a quelle di un gatto, e non totalmente credibili come zampe di leone!
I leoni vennero finalmente installati solo nel 1867.
La Stazione di Polizia più piccola della Gran Bretagna
In un angolo della popolarissima e trafficatissima Trafalgar Square, passa quasi del tutto inosservata una piccola costruzione di granito con una porticina nera. Sembra che questa micro stazione di polizia sia stata installata negli anni ’20 da Scotland Yard affinché i poliziotti potessero tenere d’occhio, senza essere visti, i dimostranti ed agitatori che regolarmente frequentavano la pizza. Una sorta di telecamera di sicurezza umana. Era equipaggiata con un telefono con linea diretta alla stazione di polizia di Canon Row nel caso la situazione sfuggisse di mano e la lampada sopra la cabina poteva essere accesa in caso di necessita’ di aiuto. Probabilmente non era una esperienza particolarmente piacevole stare dentro quella claustrofobica torretta in caso tumulti nella piazza…
Oggigiorno l’ex ufficio di polizia è chiuso a chiave e viene utilizzato come magazzino dall’ente che si occupa della pulizia delle strade.
Ma è ancora visibile appesa all’esterno la lista dei divieti relativi alla piazza: non è permesso dare dai mangiare ai piccioni, parcheggiare un camper e fare camping, lavare o asciugare vestiti, fare il bagno, usare barche o canoe nelle fontane, o usare qualsiasi “strumento azionato a piedi”… a meno che non si abbia il permesso speciale del Sindaco. (!)
Le Misure Imperiali
Seduti sui gradini sotto la National Gallery a mangiarsi un panino, molti turisti hanno inconsapevolmente appoggiato i piedi sulle misure imperiali di lunghezza, incastonate nella pavimentazione in granito in ottone.
Per lungo tempo questo è infatti stato il luogo in cui le persone potevano venire a controllare l’accuratezza dei loro strumenti di misurazione.
Mentre i pollici, i piedi e le iarde suonano abbastanza familiari, i links, le catene (chains) e le pertiche (rods) sono misurazioni quasi sconosciute oggi.
Una catena è lunga 22 iarde (o 66 piedi) . Un link e’ la centesima parte di una catena, e corrisponde quindi a 7.92 pollici. 25 link formano una pertica.
Vi sembra complicato? Beh allora considerate anche il fatto che fino agli inizi dell’ottocento mentre nella maggior parte della Gran Bretagna un miglio corrispondeva a 80 catene, in Scozia ed Irlanda il miglio era più lungo; infatti una catena in Scozia misurava 74 piedi ed in Irlanda 84 piedi in Irlanda…. C’era da farsi venire il mal di testa!
Finalmente (si può ben dire) la Gran Bretagna nel 1995 ha adottato le unità di misura metriche adattandosi ad un sistema universalmente conosciuto e, soprattutto, decisamente più semplice!
Quante notizie interessanti!!!! Gradevolissimo da leggere.. come sempre!! E sempre belle le foto!!!
Un’attraente miscela di cultura, attualità e curiosità, condita da scelte immagini. Brava, come sempre!
Interessantissimo questo articolo, che ci ricorda che non importa quanto pensi di sapere, ci sarà sempre un nuovo mondo nascosto, dietro… Poi qui con il caffé nella cripta mi sono proprio gasata 🙂 Grazie per tutte queste info, se mai ricapiterò in questa piazza non dimenticherò di essere direttamente in una proprietà privata della regina 😉
Davvero cuoriose le chicche che riporti in questo articolo. E’ meraviglioso quanto le città possano nascondere in termini di storie e vicissitudini legate ai propri monumenti.
Mi sono divertita un sacco a leggere questo articolo! La prossima volta che sarò qui farò caso a tutti questi particolari, davvero interessante.