Questa settimana sono molto contenta di ospitare un articolo di Samantha che vi porterà ad esplorare un delizioso angolo semi sconosciuto di Parigi. Samantha come me è una expat e attualmente vive a Parigi. Nel suo blog La Lybertina racconta luoghi speciali della capitale francese e itinerari fuori dalle solite rotte turistiche.
Villa Léandre
Montmartre la conosciamo tutti per la sua piazzetta degli artisti, per il Sacro Cuore, l’imponente cattedrale bianco candido che domina la collina, e per i suoi Hôtels Particuliers.
Un quartiere senza dubbio meraviglioso e ricco di fascino, ma diciamocelo: a chi non è mai venuta voglia di darsela a gambe per la spropositata quantità di turisti? Ecco.
A soli dieci minuti a piedi da questa zona estremamente caotica, sorge timidamente un angolo di paradiso: la Villa Léandre. Il posto perfetto per respirare, assaporare il silenzio e riempirsi gli occhi di bellezza.
Raggiunta Avenue Junot una volta scesi dalla collina, non potremo non notare, ad un certo punto, questa graziosa strada in pavé che ci accoglie con delle piante al bordo strada.
Allungando ancora un po’ l’occhio, la voglia di entrare ci invade: ci aspetta un piccolo agglomerato di casette dal sapore anglo-normanno e, in primavera, delle fioriture degne di nota.
Le origini
Nonostante la Villa Lèandre sia oggi uno spot decisamente bucolico e d’altri tempi, non è tutto oro quel che luccica. Nel XIX secolo questa era uno zona arida e calcarea, in francese definita maquis, in cui sorgevano diverse baraccopoli costruite con materiali di recupero: qui convivevano nella miseria famiglie, artisti bohémien e contadini.
La svolta avvenne pochi anni prima della Prima Guerra Mondiale, quando le imprese edili cominciarono ad acquistare terreni al grezzo a prezzi molto bassi: nacquero così le prime abitazioni borghesi in stile Art Nouveau e Art Déco. Nel 1926, fu finalmente la volta della Villa Léandre.
Non appena ci si addentra, la prima cosa che richiama l’attenzione è di certo l’architettura, a tratti folcloristica ma incredibilmente equilibrata, e lo stile: le case in mattoni alla British Style (a proposito: non avete la sensazione di trovarvi in Inghilterra? Date un’occhiata al civico 10 e fateci sapere se vi ricorda qualcosa!), i tetti in ardesia, i balconi in ferre forgé, i cornicioni delle finestre colorati e splendidi decori in ceramica, tipici di inizi novecento. Ma anche i giardini dall’aria trasandata, in realtà curati con amore (e a prova di Instagram!).
La Villa Léandre è senza dubbio un posto in cui perdersi nei dettagli, se vi regalerete il lusso di osservarli con calma: sulle porte, sulle facciate degli edifici, sui cancelli.
La buona notizia è che è gratis, a differenza dei prezzi al metro quadro delle sue ville che sfiorano quelli più alti della capitale.