Alla scoperta delle navi che, nel corso dei secoli, sono state l’orgoglio della Marina Inglese
Portsmouth Historic Dockyard è una delle principali attrazioni turistiche del Regno Unito, con oltre 1 milione di visitatori ogni anno è una tappa imperdibile per chiunque visiti il sud dell’Inghilterra. Non è assolutamente necessario essere degli appassionati di nautica per rimanere affascinati dalle imponenti navi storiche e dalle intriganti storie che qui vengono raccontate. Il sito è molto ampio e ospita diverse attrazioni interessanti. Se volete visitarlo nella sua interezza una giornata non è sufficiente.
Cosa vedere al Portsmouh Historic Dockyard
Nonostante la mia visita sia durata quasi sei ore, non sono riuscita a vedere tutte le attrazioni che avrei voluto. Mi ero comunque data come obiettivo l’esplorazione almeno delle tre grandi navi storiche e, perfortuna, ci sono riuscita. Sono le attrazioni più visitate e offrono uno spaccato affascinante della vita di uomini e donne che hanno solcato i mari in epoche diverse. Si tratta di tre grandiosi esempi di architettura navale, ciascuno dei quali, a suo modo, ha fatto la storia:
- la HMS Victory è l’ammiraglia sulla quale Nelson vinse la famosa battaglia di Trafalgar contro i Francesi;
- la HMS Warrior 1860 è la prima grande nave da guerra con scafo in ferro del mondo, fu l’orgoglio della Royal Navy nel periodo vittoriano;
- la Mary Rose, è una straordinaria nave da guerra Tudor, recuperata dopo aver trascorso oltre 400 anni sul fondo del mare.
Ho inoltre visitato il Museo Nazionale della Royal Navy che si sviluppa all’interno di tre edifici proprio di fronte alla HMS Victory. Ospita diversi spazi espositivi relativi a diverse epoche. Uno è dedicato all’Età della Vela (ovvero il periodo che va tra la metà del sedicesimo e la metà del diciannovesimo secolo); un altro è dedicato ad una mostra permanente che racconta la storia della Marina del XX e XXI secolo, un terzo spazio racconta la storia della HMS Victory e delle persone che hanno vissuto, lavorato e combattuto a bordo di questa straordinaria nave.
Il Museo in sè rappresenta un buon complemento alla visita delle altre parti del Porto, tuttavia, se il tempo a vostra disposizione è poco, darei priorità alla visita delle navi. Date inoltre un’occhiata allo shop del Museo: ha diversi oggetti interessanti legati alla storia della Marina Inglese, perfetti per un regalo o come souvenir da portare a casa.
Altre attrazioni:
Tra le attrazioni che mi sarebbe piaciuto visitare al Portsmouth Historic Dockyard, ma per le quali non ho avuto tempo, c’è sicuramente il sottomarino HMS Alliance. Il sottomarino si trova dall’altra parte della baia ed è necessario prendere un traghetto (waterbus) per raggiungere il sito.
È inoltre possibile visitare:
- l’HMS M.33: l’unica nave sopravvissuta alla campagna di Gallipoli della prima guerra mondiale.
- L’Explosion Museum of Naval Firepower: sede di una collezione unica che include siluri, missili moderni e persino una bomba nucleare. Come per il sottomarino, anche per raggiungere questo museo è necessario prendere il waterbus.
Ci sono poi alcuni spazi pensati in particolare (ma non esclusivamente) per i piccoli visitatori:
- Action Stations (chiusa per manutenzione durante la mia visita) è sede di avventure interattive, tra cui la torre di arrampicata indoor più alta della Gran Bretagna.
- Boathouse 4: una attrazione per famiglie, con attività pratiche per bambini e la possibilità di ammirare le tecniche tradizionali di costruzione delle barche.
Ed ora lasciate che vi accompagni alla scoperta delle tre grandi star del museo: le grandi navi storiche.
HMS Warrior 1860, l’orgoglio della Regina Vittoria
Si tratta della prima corazzata con scafo in ferro della Gran Bretagna. Costruita nel 1860 durante la Rivoluzione Industriale e in una fase di espansione dell’Impero Inglese, l’HMS Warrior fu l’orgoglio della flotta della Regina Vittoria.
La nave è stata accuratamente restaurata in modo da riprodurre esattamente l’aspetto in cui era nel 1863. Conosciuta come la più grande e la più veloce nave dell’epoca, poteva raggiungere:
- 14,4 nodi con il solo motore a vapore:
- 13 nodi utilizzando solo le vele:
- 17,2 nodi combinando la forza delle vele e del motore.
La visita della nave
Visitare l’interno della HMS Warrior è letteralmente fare un tuffo nel passato. La nave è immensa, ve ne renderete conto quando scenderete sotto coperta ed avrete ben tre piani da esplorare.
Il main deck è occupato dall’artiglieria: 68 cannoni sono pronti all’azione. Qui ci sono anche gli alloggi dei 520 marinai che mangiavano e dormivano tra l’artiglieria, in quest’area comune perfettamente organizzata. Una piccola cucina nel centro del ponte distribuiva cibo caldo. Ad un’estremita c’è l’alloggio del capitano, dotato di ogni comfort ed estremamente spazioso.
Al piano sottostante si trovano le cabine degli ufficiali e le sale dove mangiavano e socializzavano. Potrete inoltre visitare: i magazzini dove ogni marinaio teneva gli oggetti personali e le divise; i bagni e la lavanderia (ogni marinaio era responsabile di lavare le proprie divise); l’infermeria e le celle di isolamento (dove si poteva essere confinati fino ad un massimo di 7 giorni se non si rispettava la rigida disciplina di bordo).
Scendendo ancora nella parte più profonda della nave ci si trova di fronte il colossale motore a vapore. Qui sotto ci sono inoltre le stive che contengono la polvere da sparo ed il carbone.
E c’è anche quella che viene chiamata l’area infernale della nave: la zona delle caldaie. Qui le fornaci dovevano essere continuamente rifornite di carbone per far muovere la nave. Le condizioni di lavoro erano terrificanti: si lavorava su turni di 4 ore con temperature di circa 40 gradi. Il fumo era cosí denso che non si riusciva a vedere ad un palmo dal naso. Se per errore si toccava una delle fornaci si rischiavano terribili ustioni. Il numero degli infortuni e dei malori era altissimo.
Per riuscire a vedere tutto quello che la nave ha da offrire bisogna considerare almeno 2 ore di visita. Durante il vostro tour incontrerete membri dello staff in costume d’epoca che vi racconteranno aneddoti sulla vita a bordo. Vi consiglio di fermarvi a fare due chiacchiere con loro, hanno cose molto interessanti da raccontarvi.
HMS Victory, la nave ammiraglia di Nelson
Decidere qual è la mia nave preferita tra quelle visitate al Portsmouth Historic Dockyard è davvero arduo, ma se dovessi scegliere, probabilmente nominerei proprio la Victory. Non solo per gli straordinari avvenimenti storici che l’hanno vista protagonista ma anche per le affascinanti atmosfere degli interni.
La Victory è una vera e propria stella nel firmamento delle grandi navi britanniche, si tratta infatti niente di meno che della nave ammiraglia guidata da Orazio Nelson durante la famosa battaglia di Trafalgar.
La battaglia di Trafalgar
Durante questa famosa battaglia, Nelson riuscì ad ottenere una vittoria decisiva contro l’esercito di Napoleone. La vittoria contro la flotta franco-spagnola fu dovuta in buona misura alla strategia dell’ammiraglio inglese. Noto per le sue scelte ardite, Nelson non utilizzò le tattiche navali ortodosse, che consistevano nell’affrontare una flotta nemica disponendosi in una singola linea di battaglia parallela al nemico. Decise invece di rischiare e di dividere le sue forze (numericamente inferiori) in due colonne, dirette perpendicolarmente contro i nemici.
Durante la concitazione della battaglia Nelson fu ferito ad un polmone da un colpo di moschetto. La ferita si rivelò immediatamente gravissima. Venne portato sotto coperta dove morì poche ore dopo; ma sopravvisse abbastanza per sapere che la battaglia era vinta. L’ammiraglio Nelson è considerato uno dei grandi eroi della storia britannica e la sua statua svetta oggi su Londra su una colonna nel mezzo di Trafalgar Square.
La Victory oggi
Dopo Trafalgar, la Victory continuò a prestare servizio fino al 1812. Il 12 gennaio 1922, dopo essere stata per anni ormeggiata in porto e quasi dimenticata, grazie ad un appello nazionale, venne salvata dallo stato di declino in cui si trovava. Venne portata in luogo sicuro e cominciò l’opera di restauro.
Tornata ai suoi antichi splendori è ora possible visitarla e rivivere il suo giorno più glorioso, attraverso atmosfere sapientemente ricreate e al racconto di coloro che parteciparono alla battaglia. L’audio guida che vi verrà data all’inizio della visita, vi farà infatti rivivere i momenti concitati della battaglia attraverso gli occhi dei protagonisti.
La visita è emozionante, toccante, istruttiva e divertente allo stesso tempo. Considerate almeno 1 ora e mezza.
La Mary Rose, il fiore all’occhiello di Enrico VIII
La Mary Rose era una delle navi da guerra di cui Enrico VIII andava più fiero. Dev’essere stato quindi davvero un brutto momento quando il 19 luglio 1545 il re la vide affondare, con tutto l’equipaggio, proprio davanti ai propri occhi. Per oltre 400 anni la nave rimase sommersa e se ne persero le tracce. Nel 1982 il suo recupero ha rappresentato una pietra miliare nella storia dell’archeologia nautica.
Il momento della tragedia
È la mattina di domenica 19 luglio 1544, la flotta inglese si prepara ad uscire dal porto di Portsmouth per ingaggiare una battaglia con i suoi nemici di sempre, i Francesi.
La battaglia è iniziata da poco quando la Mary Rose appare in evidente difficoltà. Sembra che durante una virata per preparare la sua bordata sia stata colpita da una anomala raffica di vento; si è sbilanciata e gli oblò inferiori aperti dei cannoni stanno imbarcando acqua. Nel giro di pochi minuti la nave cola a picco, insieme ai 415 uomini della ciurma. Di questi solo una trentina riescono a salvarsi.
Il recupero
All’epoca vennero fatti dei tentativi di recupero della nave ma tutti fallirono. La nave era affondata così rapidamente che si era conficcata profondamente nei soffici sedimenti del Solent rendendo molto difficile il recupero. Gradualmente il lato sinistro, quello esposto, si erose, collassando. Ghiaia, conchiglie e altri detriti si depositarono sul relitto, che lì, sul fondo del mare, venne dimenticato.
Fu solo nel 1967 che il relitto venne individuato. Ma passarono altri quindici anni prima che la Mary Rose venisse estratta dal fondo del mare. L’11 ottobre 1982, grazie a tecnologie all’avanguardia, venne portata in superficie. Il principe Carlo, visibilmente emozionato, era presente al momento del recupero.
La Mary Rose oggi
Oggi la Mary Rose è ospitata in un nuovissimo museo costruito nel 2016 apposta per lei. Immaginate una teca dalle proporzioni di un palazzo, attorno alla quale potete camminare per ammirare la nave da diversi punti di vista. La Mary Rose è mantenuta in un’atmosfera protetta con una temperatura costante. È uno spettacolo emozionante. Nonostante ne sia rimasta solo una sezione, sono comunqne riconoscibili le diverse parti della nave. È un relitto che incute rispetto ed ammirazione.
Il museo ospita inoltre gli oggetti e I cimeli rinvenuti nella nave: dagli strumenti del chirurgo di bordo, agli utensili della cucina, fino allo scheletro dello sfortunato cagnolino di bordo.
Considerate almeno 1 ora per la visita
Una curiosità: il nome della nave è legato alla Vergine Maria (Mary) e alla rosa, il simbolo della dinastia dei Tudor.
Informazioni pratiche
Per visitare il museo potete scegliere tra 3 tipologie di biglietto.
Biglietto per una singola attrazione (24 sterline)
Biglietto per 3 attrazioni a scelta a 34 sterline (le attrazioni vanno decise al momento dell’acquisto del biglietto). Il biglietto ha validità un anno, si può quindi tornare piu volte durante i successivi 12 mesi.
Ultimate Explorer Ticket a 39 sterline: permette l’accesso a tutte le attrazioni, ha durata di 1 anno.
Quando farete la vostra scelta considerate che noi in 6 ore (senza fare pausa pranzo, ma solo una veloce pausa caffè e un paio di acquisti allo shop) abbiamo visitato le 3 navi e abbiamo dato una sbirciatina al museo. Ogni attrazione ha così tanto da offrire che richiede tempo. Se non ne avete molto, allora vi consiglio di concentrarvi su una sola attrazione e godervela. Tenete inoltre presente che si è liberi di passeggiare nel porto e ammirare dall’esterno le varie navi senza necessità di biglietto.
È consigliabile prenotare i biglietti sul sito ufficiale del Portsmouth Historic Dockyard. Essendoci limitazioni alla quantità di visitatori (causa Covid) è meglio prenotare in anticipo la propria slot con l’orario d’ingresso per evitare code/attese, soprattutto in alta stagione.
Come arrivare
Portsmouth è raggiugibile in treno da Londra (Waterloo Station) in circa 1 ora e mezza. In auto ci vogliono circa due ore.
Articolo sponsorizzato da Portsmouth Historic Dockyard (biglietti omaggio). Le opinioni ed i consigli per i miei lettori sono frutto di esperienza personale e restano sempre sinceri ed onesti.
Ma che bello deve essere, mi hai fatto ricordare quanto mi sono piaciute le visite sul Cutty Sark e sulla Vasa a Stoccolma, anch’essa recuperata dopo essere rimasta in fondo al mare per secoli.
si, anche a me la Mary Rose ha ricordato molto la nave Vasa che vidi a Stoccolma. Sono state entrambe visite interessanti ed emozionanti!