Londra ha fatto da sfondo, spesso assumendo un ruolo da co-protagonista, in innumerevoli romanzi nati dalle menti degli scrittori più creativi. Romanzi come Dr Jekyll e Mr Hyde di Stevenson o Canto di Natale di Dickens sono semplicemente impensabili in una città diversa da Londra. I protagonisti di alcuni romanzi sono così noti al grande pubblico che in qualche modo è come se vivessero di vita propria.
In alcuni casi, gli autori si ispirarono a persone vere, in altri, furono così precisi nelle loro descrizioni che ci hanno lasciato diverse tracce per ricostruirne la vita e l’ambiente in cui vivevano.
Un giorno, per curiosità, ho cominciato a cercare gli indirizzi di Londra dei protagonisti di alcune delle mie opere preferite. Siete anche voi curiosi di scoprire dove si trova la casa di Poirot, di Phileas Fogg o di Sherlock Holmes? Allora seguitemi in questo stravagante itinerario alla ricerca delle case dei personaggi della letteratura che hanno abitato le strade di Londra.
La casa del Dr Jekyll e di Mr Hyde
28 Leicester Square
Nel famoso romanzo di Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr Hyde” non viene specificato l’indirizzo esatto della casa del medico ma ci viene detto che si trova in una piazza nella zona di Soho, a quei tempi un quartiere piuttosto squallido di Londra.
È grazie alle ricerche dell’autore Ian Ranking che è stato identificato un edificio che corrisponde perfettamente alla descrizione di Stevenson. Guarda caso si tratta di un edificio in cui visse un chirurgo e anatomista, lo scozzese John Hunter (1728-1793), e si trova sul lato est di Leicester Square.
Nel 1780 Hunter affittò sia la proprietà al 28 di Leicester Square (oggigiorno il piano terra è occupato da un pub), sia un’altra dietro di essa ( che si affacciava su quella che allora era Castle Street). Unì le due proprietà per creare uno spazio per un laboratorio di anatomia e per conservare gli esemplari anatomici da lui raccolti e collezionati (e ora conservati nel Museo Hunterian). Le sue ricerche scientifiche necessitavano di un grande numero di cadaveri. Ed era dal più discreto ingresso posteriore su Castle Street che il medico riceveva, dai cosiddetti resurrection man, i cadaveri che gli servivano per i suoi studi.
Gli appassionati del romanzo di Stevenson noteranno le varie similitudini: la casa di Jekyll (con un ingresso rispettabile e un retro più “ambiguo”) e le attività inquietanti che vi si svolgevano.
La casa di Ebenezer Scrooge
Lime Street
Nel classico romanzo di Charles Dickens Canto di Natale, l’abitazione del protagonista, il famigerato Mr Scrooge, è esplicitamente localizzata in Lime Street. Viene descritta come: “Una tetra manciata di stanze, su un edificio affacciato su un cortile… Il cortile era così buio che persino Scrooge, che ne conosceva ogni sasso, era costretto a brancolare aiutandosi con le mani…”
È in questo luogo tetro che Ebenezer Scrooge ha il suo primo assaggio di fantasmi. È proprio qui infatti che il volto spettrale del suo defunto socio in affari, Jacob Marley, si materializza brevemente sul batacchio della porta di casa.
Nel frattempo Lime Street è cambiata notevolmente dai tempi dickensiani. Oggi è sede dell’imponente quartier generale di Lloyds Insurance; uno scintillante pezzo di architettura che è stato inaugurato nel 1986 e celebrato per il suo aspetto ultramoderno.
La casa di Dracula
138 Piccadilly
Giunto a Londra, dopo essere sbarcato a Whitby, il conte Dracula si trasferisce inizialmente in una proprietà chiamata Carfax House situata a Purfleet sul fiume Tamigi, appena a est di Londra.
Più avanti nel romanzo, si scopre che possiede anche una proprietà a Piccadilly. Nonostante non sia specificato il numero dell’abitazione, grazie alla descrizione che ce ne dà l’autore, è stato possibile localizzarla al civico 138.
Coloro che gli danno la caccia nel romanzo (tra cui il fidanzato di Mina, Jonathan Harker e il cacciatore di vampiri Abraham Van Helsing) irrompono in questa proprietà con l’intento di distruggere le casse piene di terra che Dracula aveva portato in Inghilterra dalla Transilvania (necessarie alla sua sopravvivenza) .
La proprietà a tre piani di Piccadilly, situata di fronte a Green Park, è ora conosciuta come Eon House e si trova accanto all’Hard Rock Cafè. Risale originariamente alla fine del XVIII secolo ed è stato rimodellata all’inizio del 1890, poco prima che il libro fosse scritto. Il suo aspetto è quindi molto simile a quello che aveva ai tempi di Stoker.
Il libro cita diversi altri luoghi di Londra, tra cui lo zoo di Londra e Hampstead Heath. Bram Stoker stesso visse a Londra per gran parte della sua vita, lavorando come manager per 27 anni al Lyceum Theatre in Covent Garden.
La casa di Sherlock Holmes
221 Baker Street
221 Baker Street è probabilmente l’indirizzo più famoso legato ad un personaggio di fantasia in tutta la storia della letteratura. L’indirizzo evoca immediatamente i suoi famosi inquilini: Sherlock Holmes e il dottor John Watson.
Sir Arthur Conan Doyle fa vivere Holmes e Watson a questo indirizzo dal 1881, fin dal primo romanzo Uno studio in rosso fino al 1904 quando Holmes si ritira dalla professione.
La casa di Holmes è tra le più visitate di Londra. Probabilmente vi starete chiedendo come è possibile visitare la casa di un personaggio che non è mai esistito. Semplice. Si tratta in realtà di una ricostruzione minuziosa basata sulle descrizioni contenute nei romanzi. Nel museo, ospitato in un edificio vittoriano, è possibile curiosare nello studio di Sherlock al primo piano, pieno di manufatti relativi ai molti casi che ha risolto, tra cui la sua famosa pipa e il suo cappello, la lente d’ingrandimento, il violino e la sedia di vimini usata nelle famose illustrazioni di Sidney Paget. Altre stanze includono la piccola camera da letto al secondo piano del dottor Watson e la stanza della governante, la signora Hudson. È curioso notare che l’indirizzo 221 baker Street “appartiene” allo Sherlock Holmes Museum, ma fisicamente il museo si trova tra i numeri 237 e 241.
Degno di nota è che esiste anche un’altra ricostruzione dello studio di Holmes al pub The Sherlock Holmes, situato al 10-11 di Northumberland Street a Westminster. Creato per il Festival of Britain nel 1951 dalla Marylebone Borough Library è un’altra fedele rappresentazione dello studio del famoso detective.
La casa di Poirot
Whitehaven Mansion
Dato che stiamo parlando di detective, proseguo questo curioso itinerario letterario con uno sguardo alla casa di un altro dei più famosi detective della storia della letteratura. Creazione di Agatha Christie, Hercule Poirot ha conquistato milioni di lettori grazie alla sua peculiare personalità e al suo intelletto (o come direbbe lui, grazie alle sue “celluline grigie”).
La Christie ci racconta che la casa di Poirot è in un edificio in stile Art Deco di nome Whitehaven Mansion. Qui Poirot vive e lavora, aiutato dalla efficiente Miss Lemon. La prima menzione dell’appartamento si trova nel romanzo The A.B.C. Murders (pubblicato in italiano col titolo La serie infernale). Nel libro il Capitano Hastings rientrato dall’Argentina va a trovare iI suo amico Poirot nel suo nuovo appartamento.
L’indirizzo indicato dalla Christie non esiste a Londra, ma per la famosa serie TV è stato utilizzato uno dei rari esempi di condomini Art Deco di Londra, scelto non tanto per la location quanto per la sua peculiare architettura e simmetria. Si tratta di Florin Court, situato sul lato orientale di Charterhouse Square a Smithfield.
(Per altri luoghi di Londra legati alla famosa scrittrice di gialli potete leggere la mia “intervista impossibile” ad Agatha Christie).
L’abitazione segreta di Sirius Black (Harry Potter)
12 Grimmauld Place e/o Claremont Square
Per chi non lo ricordasse Sirius Black è il migliore amico dei genitori di Harry Potter, nonchè suo padrino. La casa dove è cresciuto Sirius Black, scelta come sede dell’Ordine della Fenice, viene cosi descritta nei libri della Rowling:
“Nascosta nel nord-ovest di Londra, a venti minuti a piedi dalla stazione di King’s Cross, si trova il numero dodici, Grimmauld Place. Nascosta dietro un Fidelius Charm, la casa è invisibile a tutti tranne pochi. Anche se i Babbani vicini non sanno nemmeno che l’edificio esiste, questa è stata per molti anni la casa della famiglia Black, una delle più antiche famiglie del mondo magico.”
Per le riprese del film la casa utilizzata è invece una delle terraced house di Claremont Square, nel quartiere di Islington. Riuscirete ad individuarla dietro all’incantesimo che la circonda?
La casa di Phileas Fogg
Saville Row
L’autore Jules Verne nel suo romanzo Il giro del mondo in ottanta giorni fornisce al lettore l’esatto indirizzo del protagonista: il n. 7 di Saville Row, Burlington Gardens.
Qui Mr Fogg vive in una casa lussuosa, conducendo uno stile di vita estremamente abitudinario. Fino a quando, in seguito ad un’avventata scommessa, si ritrova a fare i bagagli e a partire per il giro del Mondo. Insieme al suo intraprendente servitore Passpartout, viaggerà in treno, nave a vapore, barca a vela, slitta e persino elefante, superando tempeste, rapimenti, disastri naturali, attacchi Sioux e l’ostinato ispettore Fix di Scotland Yard, per vincere la straordinaria scommessa.
Sawile Row è nota oggi, come lo era allora, per essere la strada con le migliori sartorie e negozi di abbigliamento da uomo di Londra. Il numero 7 è oggi occupato da un relativamente-recente edificio che poco ha a che fare con l’abitazione vittoriana di Fogg. La via mantiene tuttavia un certo fascino aristocratico.
L’appartamento di James Bond
Wellington Square
Nei libri di Ian Fleming si legge che Bond vive in un appartamento al piano terra in una casa Regency in una piazza di platani vicino King’s Road.
Sebbene siano state identificate diverse possibilità nel corso degli anni, è l’ex assistente di Fleming al Sunday Times, biografo e amico, John Pearson, a cui è attribuito il merito di aver identificato la casa in Wellington Square come la proprietà che Fleming aveva in mente. Ci sono però due ipotesi sul numero civico il 25 o il 30. Sembra infatti che Fleming avesse conoscenze in entrambe le abitazioni.
Le case in Wellington Square mantengono il loro aspetto Regency, molto elegante. Se la zona vi piace e state facendo un pensierino sull’acquisto di una casa, sappiate che una delle abitazioni è stata messa sul mercato recentemente ad un prezzo di oltre 6 milioni di sterline.
George Smiley
Bywater Street
Proseguiamo questo curioso itinerario letterario spostandoci solo di poche centinaia di metri. Dalla parte opposta di King’s Road c’è infatti la casa di un’altra spia britannica frutto dell’immaginazione di uno scrittore. Si tratta di George Smiley, apparso in diversi libri scritti dall’acclamato autore John Le Carré.
Nei libri, Smiley e sua moglie, Lady Ann, vivono al numero 9 di Bywater Street a Chelsea, una deliziosa stradina di case color pastello appena fuori King’s Road. Le Carré, che viveva appena oltre il Tamigi a Battersea, ha riferito di aver scelto il luogo perché il suo agente letterario viveva nelle vicinanze.
Se siete in zona, Bywater Street merita davvero una piccola deviazione, si tratta infatti di una delle strade più graziose ed instagrammabili di Londra.
La casa di Pongo e Ms Pongo
Regent’s Park
Nel racconto La carica dei 101 non è indicato il numero della casa, ma viene detto che si trova nel viale circolare che si affaccia su Regent Park. Qui una “giovane coppia di umani sposati”, il signor e la signora Dearly, vivevano insieme ai loro “proprietari”, una coppia di cani di nome Pongo e Ms Pongo.
Mentre vive lì, Ms Pongo dà alla luce una cucciolata di 15 cuccioli, il cui rapimento da parte di Crudelia de Mon, costringe Pongo e la sua dolce metà ad un viaggio per salvarli. La loro missione avrà successo e riusciranno a salvare molti altri cuccioli rapiti da Crudelia.
Il Regent’s Park gioca un ruolo chiave nel libro. È nel parco, ad esempio, che Pongo dà il via al sistema di comunicazione (abbaiando al crepuscolo) per scoprire dove sono i suoi cuccioli. Oggigiorno le case attorno a Regent’s Park sono tra le più eleganti e costose di Londra. Se vi trovate in zona, vi consiglio una passeggiata nel parco: dirigetevi nel Queen’s Mary Garden per ammirare la fioritura delle rose (maggio/giugno).
La casa di Bridget Jones
Borough Market
La creazione di Helen Fielding, la trentenne single Bridget Jones, vive in un piccolo appartamento a Londra. Non molti sanno che Bridget Jones ha fatto la sua apparizione sul famoso quotidiano inglese The Independent prima di diventare l’eroina del libro e dei film che tutti conosciamo. Aveva infatti una rubrica a suo nome. La rubrica ebbe cosi successo che è stata poi trasformata in un libro: Bridget Jones’s Diary.
Mentre nella rubrica originale, la casa della Jones era in Holland Park, il successivo adattamento cinematografico del libro (e dei sequel) l’ha portata in un appartamento sopra The Globe Tavern a Borough. Situata in Via Bedale 8, l’edificio si trova nel cuore del famoso Borough Market. A poca distanza, al 5 di Bedale Street, c’è il luogo dove Daniel Cleaver (Hugh Grant) e Mark Darcy (Colin Firth) si sono dati battaglia per Bridget nel film.
Spero che questo originale itinerario vi abbia incuriosito e divertito, come ha divertito me andare alla ricerca di queste case. E chissà magari vi ha anche fatto venire la voglia, di leggere/rileggere uno di questi bei libri!