Nello Staffordshire, a pochi chilometri da Birmingham, è possibile visitare una delle più curiose proprietà del National Trust: le case nella roccia di Kinver Edge. Queste abitazioni, accoglienti e confortevoli per gli standard del tempo, furono occupate fino agli anni ’60. Molti ritengono siano state fonte di ispirazione per J.R.R. Tolkien quando immaginò le casette per i suoi Hobbit.
I vantaggi di vivere nelle cave
La prima testimonianza degli abitanti delle cave risale al 1777, quando un certo Joseph Heely, in cerca di un rifugio durante una tempesta, venne ospitato in una di queste case, abitata da una “famiglia pulita e dignitosa“.
Ma fu nel corso dell’800 che le case ospitarono il maggior numero di abitanti. Il censimento del 1861 elenca undici famiglie per un totale di 44 persone.
All’epoca quest’area attorno a Birmingham era conosciuta come Black Country, a causa delle tante fabbriche legate alla lavorazione ed estrazione di ferro e carbone. Nonostante le condizioni di vita fossero piuttosto dure, la zona richiamava molte persone in cerca di lavoro.
È probabile che gli abitanti delle cave inizialmente si stabilirono qui per necessità, dovuta alla scarsità di abitazioni. Ma poi le famiglie vi si stabilirono definitivamente perchè si accorsero che il luogo aveva parecchi vantaggi. Innanzitutto si trattava di un’area con aria fresca e non inquinata. L’acqua era pura in quanto proveniva dal pozzo privato più profondo della Gran Bretagna. La roccia manteneva costante la temperatura interna, conservando il caldo d’inverno ed il fresco d’estate. C’era inoltre un altro vantaggio: le case potevano essere modificate in maniera relativamente facile. L’arenaria è infatti molto friabile e con un semplice scalpello (e molta pazienza) era possibile ampliare le stanze in base alle mutate esigenze della famiglia. Nelle pareti sono visibili ancora chiaramente i segni degli scalpelli che le hanno scavate.
Le case nella roccia si rivelarono in effetti piuttosto salubri. Alcuni dei loro abitanti vissero fino a 90 anni, un traguardo piuttosto raro per esponenti della working class vittoriana.
L’arrivo dei turisti
Quando alla fine del diciannovesimo secolo le fabbriche locali cominciarono a chiudere, gli abitanti di Kinver dovettero trovare altri modi per guadagnarsi il pane. Agli inizi del ‘900 le case nella roccia di Kinver Edge stavano diventando una vera e propria attrazione turistica. Le famiglie locali invece che esserne infastidite, decisero di cogliere queste nuove opportunità. Tra le altre cose, costruirono una tea room in cima alla collina rocciosa, dove cominciarono a vendere torte fatte in casa, bevande calde e prodotti locali ai turisti.
Col passare degli anni vennero però a mancare alcune comodità e servizi essenziali. Le case erano dotate di gas, ma non c’era acqua corrente ed elettricità. Negli anni ’30 la tea room chiuse. Negli anni ‘60 le autorità le dichiararono non idonee come abitazioni e gli abitanti rimasti vennero trasferiti in case popolari. Queste affascinanti case furono abbandonate e chiuse al pubblico per vari decenni.
Il tempo, l’incuria e i vandali mandarono quasi completamente in rovina il complesso. Negli anni ’90 il sito fu per fortuna acquistato dal National Trust che dopo una raccolta fondi e il supporto della comunità locale ha intrapreso un accurato lavoro di restauro.
Oggi alcune delle case sono state ripristinate alle condizioni originali e sono aperte al pubblico.
Le case nella roccia di Kinver Edge oggi
Il fulcro della visita è Holy Austin Rock una roccia di arenaria alta 164 metri in cui sono visibili due cottage restaurati e un coffee shop.
Dopo aver parcheggiato l’auto, un sentiero sale verso le rocce, attraverso gli orti ed il piccolo frutteto una volta coltivati dagli abitanti delle cave.
Il primo cottage che vi si staglia di fronte è il Fletcher’s Cottage, con la sua facciata bianca e i vasi di erbe aromatiche di fianco alla porta. Il cottage è stato meticolosamente restaurato sulla base di un dipinto, risalente ai primi del 1900, che ritrae gli ex residenti Mr e Mrs Fletcher all’interno dell’abitazione. Il cottage è ricostruito come appariva in epoca vittoriana. I dettagli danno ai visitatori un’eccellente sensazione di come sarebbe stato vivere in queste case di roccia. L’impressione generale è di trovarsi in un ambiente accogliente e confortevole.
All’interno del Fletcher’s Cottage un grande fuoco domina la zona giorno principale, dove si trovano anche un tavolo da pranzo, una vasca da bagno e alcuni giocattoli tradizionali.
Girato l’angolo, potrete visitare la Martindale Rock House. Ricreata sulla base di una fotografia degli anni ’30 contiene con un mobile e un tavolo in rovere scuro, utensili da cucina e una piccola camera da letto. Una piccolo stanza nel retro veniva usata come dispensa.
Risalendo la collina, al livello superiore sono visibili alcune grotte lasciate ad uno stato grezzo. In cima troverete ad aspettarvi la deliziosa sala da tè del National Trust, con la facciata in mattoni ed il retro scavato nell’arenaria. La sala da tè occupa gli stessi locali della tea-room gestita dalla famiglia Reeves, che visse nelle case di roccia fino agli anni ’30.
Vi consiglio di fare come come i turisti nel 1901: sorseggiate una tazza di tè e gustatevi una fetta di torta mentre ammirate lo splendido panorama sui tavolini all’aperto.
Passeggiare nei dintorni
La visita alle case è terminata ma se la giornata lo permette, voi non fermatevi qui. Dalla tea room partono diversi sentieri che vi permettono di esplorare l’area. Anche se avete poco tempo cercate di arrivare almeno in cima alla collina che porta alla piana dove una volta c’era un villaggio dell’eta de ferro (10-15 minuti di cammino in salita). Da qui potete vedere le Malvern Hills a sud-ovest e le Cotswolds a sud.
J.R.R. Tolkien
Quando visiterete queste case è probabile che vi tornino alla mente le casette degli Hobbit. Sono in molti infatti a credere che queste case rupestri siano servite da ispirazione per Tolkien. Non ci sono certezze, ma dato che Tolkien viveva nella vicina Birmingham e queste case erano già note all’epoca, è piuttosto probabile che abbia avuto modo di visitarle. Lo scrittore ha spesso affermato di essersi ispirato a luoghi delle Midlands quando scriveva i suoi romanzi. Quel che è certo è che queste casette scavate nella roccia hanno davvero molte caratteristiche simili alle abitazioni dei Mezzuomini.
Informazioni pratiche
Il costo del biglietto è 6.5 sterline.
Orari e giorni di aperture variano a seconda del periodo dell’anno. Di solito le case sono aperte tutti i giorni in estate e solo nei week end nei mesi invernali. Per informazioni aggiornate controllate sempre il sito del National Trust.
Come arrivare: le case nella roccia di Kinver si trovano in Compton Road, Kinver, nello Staffordshire, DY7 6DL. Il modo migliore per raggiungerle è con l’auto. Il sito è raggiungibile coi mezzi pubblici ma partendo da Londra è piuttosto scomodo (richiede almeno 1 cambio di treni, 1 autobus locale e un tragitto a piedi per un totale di circa 3 ore). Ci sono bus che da Kidderminster o Stourbridge portano al villaggio di Kinver. Da lì una passeggiata di circa 15 minuti vi condurrà alle cave.
Mangiare: c’è un coffee shop molto pittoresco che offre snack, torte e bevande calde. In una bella giornata l’area circostante si presta a piacevoli pic nic.
Un consiglio per dormire: se volete fermarvi nei dintorni per la notte, una opzione di charme è lo splendido Brockencote Hall Hotel a Kiddermister. Si tratta di una bella residenza di campagna circondata da prati e un curato parco. Anche il ristorante è eccellente. L’hotel è di fascia medio/alta, tuttavia si possono trovare delle offerte sul loro sito con una buon rapporto qualità-prezzo (soprattutto per periodi di bassa stagione e nei giorni infrasettimanali).
Che carine queste casette, effettivamente sembrano quelle degli hobbit!
Mi ricordano un po le casette a Matera.
Non conosco molto queste parti di Londra ma mi piacerebbe davvero conoscerle
Si io mi aspettavo di vedere un Hobbit spuntare da un momento all’altro! Per visitare le case nella roccia di Kinver devi spostarti un pò da Londra, ma la campagna inglese è splendida e ne vale la pena. 😊
Non avevo idea che anche in Gran Bretagna esistessero case scavate nella roccia! Mi ricordano quelle che ho visto a Setenil de Las Bodegas abbastanza vagamente, le hai mai visitate?
Ancora prima di leggere il tuo riferimento, ho proprio pensato subito alle casette degli Hobbit! Che meraviglia, non avevo mai sentito parlare di Kinver Edge e di queste pittoresche case nella roccia. Mi piacerebbe tantissimo visitarle, grazie per avermele fatte scoprire!